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Otto e Mezzo, Andrea Scanzi oltre il ridicolo: "Perché Salvini non può esultare per la fine dello stato di emergenza"

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E a Otto e Mezzo, nella puntata di mercoledì 23 febbraio in onda su La7, non poteva mancare Andrea Scanzi. In collegamento con Lilli Gruber nel giorno in cui Mario Draghi ha annunciato la fine dello stato di emergenza per il 31 marzo, il giornalista si scaglia contro Matteo Salvini. La sua colpa? Quella di aver applaudito alla decisione del premier. "Il leader della Lega non può esultare, voleva riaprire tutto".

 

 

Secondo la firma del Fatto Quotidiano, l'ex ministro non poteva festeggiare perché le dichiarazioni del presidente del Consiglio sono ben lontane dal "riapriamo tutto". Infatti Scanzi è scivolato in un piccolo errore. Il leader leghista non ha esultato per il "liberi tutti", ma per l'abolizione dello stato di emergenza. "Grazie al presidente Mario Draghi per aver confermato che lo stato di emergenza non sarà prorogato".

 

 

E ancora: "È un'altra buona notizia per l'Italia, fortemente auspicata dalla Lega, che si aggiunge ad altre scelte concrete come il recente Decreto Energia. La Lega è al governo anche per suggerire decisioni di buonsenso come queste", sono state le parole di Salvini che, a differenza di quanto fatto intendere da Scanzi, non ha esultato per l'eliminazione di tutte le restrizioni su cui il Carroccio si è già ripetutamente pronunciato. Come il Green pass.

 

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