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DiMartedì, Pietro Senaldi a Travaglio: "Tra te e i magistrati, la verità sotto gli occhi di tutti"

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Botta e risposta tra Marco Travaglio e Pietro Senaldi. Terreno di scontro DiMartedì, il programma di La7 condotto da Giovanni Floris. Nella puntata di martedì 15 febbraio il direttore del Fatto Quotidiano definisce quanto accade tra giornalismo e magistratura "processi", piuttosto che "scontri". "Non ho mai pensato che esista uno scontro tra giornalismo e magistratura", esordisce Travaglio per poi aggiungere che da direttore responsabile ci sono ogni giorno querele.

 

 

E ancora: "Ci sono politici che vengono indagati perché ci sono delle notizie di reato su di loro e altri no. Come nella prima repubblica chi attacca le toghe è perché non vuole essere indagato". Immediata la replica di Senaldi: "Che non ci sia scontro tra Travaglio e le Procure mi sembra una verità sotto gli occhi di tutti". "Ma se ho appena detto che ricevo querele", controbatte Travaglio.

 

 

"Sì, ma non credo che quereli il pm o il magistrato, lo faranno alcuni politici o altre persone e - dice strappando un sorriso a tutto lo studio - siccome scrivi bene vengono ritirate. Fortuna tua non hai scontri con i magistrati, sono quasi invidiosi". Per il condirettore di Libero in questi trent'anni è cambiata la percezione dei giudici nei confronti della giustizia. Una colpa, a detta di Senaldi, dei giudici. 

 

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