Tagadà, Domenico De Masi incorona Conte: "Di Maio? No, il capo sarà lui. Quanto prenderà nel 2023"
La profezia del sociologo Domenico De Masi, ospite di Tagadà in on da su La7, sulla questione del futuro politico dell'M5S alle prossime politiche del 2023: "Conte sarà il capo politico e alle politiche prenderà il 15%", spiega il sociologo a proposito della querelle con Luigi Di Maio. "Di Maio ha avuto la direzione del partito fino a quando si tolse la cravatta e passò l’impegno a Crimi. Da quel momento formalmente non è stato più il responsabile. Questo ruolo, nel tempo, è stato preso da Conte che ha fatto un nuovo statuto. Questo statuto impone il divieto di creazione di correnti”.
"Conte deve assolutamente dare, in questo momento, un nuovo impulso al Movimento. Sono ormai 2 anni che il M5S assiste, indifferente, a tutto quello che gli accade intorno. Non è presente, insomma, nello scacchiere nazionale in modo visibile, come è stato precedentemente. Inoltre questo governo gli sta sfilando, lentamente, tutte le bandiere. Il reddito di cittadinanza è fortemente modificato in peggio, il decreto dignità non esiste più", spiega sempre De Masi.
"Eppure uno zoccolo duro esiste. Il M5S continua ad oscillare tra il 16 e il 17 per cento. Tutto sommato sono ancora una forza. Se pensiamo che Craxi non ha mai superato il 14 per cento. Sono tre anni che viene intonato il De profundis, ma ancora non sono scomparsi. Il problema è capire come usare questa forza, su quali obiettivi puntare con quale capacità viene stimolata, sollecitata, gestita". E per De Masi la figura che può traghettare i Cinquestelle nel panorama politico italiano è Giuseppe Conte.
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