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Striscia la Notizia, la truffa dei tamponi in farmacia: scambio di identità, perché siamo in pericolo

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Striscia la Notizia ha sguinzagliato Jimmy Ghione in quel di Roma per dare seguito alle segnalazioni secondo cui ci sarebbero diverse farmacie piuttosto “distratte” in materia di tamponi. Nonostante sia obbligatorio esibire il codice fiscale e il documento d’identità al fine di poter sottoporsi al test, alcuni farmacisti trascurano questo “dettaglio”, con il rischio che la persona che si sottopone al tampone non sia quella che dice di essere.

 

 

E così l’inviato di Striscia la Notizia ha mandato una serie di complici a tamponarsi in farmacia: tutti hanno finto di non avere con sé i documenti, utilizzando le scuse più banali, e tutti sono comunque riusciti a sottoporsi al tampone. È bastato recitare a memoria il codice fiscale, nessun documento d’identità è stato preteso dai farmacisti. Si tratta di un’abitudine molto negativa, che può avere ripercussioni importanti sull’intera società.

 

 

Il perché lo ha spiegato proprio Jimmy Ghione: “Un no-vax può mandare una persona positiva a fare il tampone con il suo codice fiscale. Così dopo ottiene il green pass senza aver fatto il vaccino e senza aver preso il Covid”. Raggiunto da Striscia, il vicepresidente di Federfarma, Alfredo Procaccini, ha condannato la condotta delle farmacie: “Non è possibile fare tamponi senza documenti”.

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