Cerca
Cerca
+

I Fatti Vostri, Salvo Sottile: "Di Mare? Scorretto". La bordata contro il direttore di Rai3: cosa c'è dietro

Francesca D'Angelo
  • a
  • a
  • a

Due punti di share in più: mica male, l'"effetto Salvo Sottile" su I fatti vostri. Sebbene il diretto interessato si affretti a precisare che «è lui che deve ringraziare», con annesso elenco di nomi e cognomi (Anna Falchi, Michele Guardì, lo stesso Giancarlo Magalli, gli autori, il direttore di rete e pure l'usciere della Rai) è innegabile che lo storico ex giornalista del Tg5 abbia portato la propria cifra nel programma mattutino di RaiDue.

La vera prova del nove è Giancarlo Magalli: cosa le ha detto?
«Mi ha fatto i complimenti. Io gli devo tutto, per me I fatti vostri è stata una vera rinascita personale. Tra l'altro è il programma più difficile che io abbia mai condotto».

Detto da un uomo che ha lavorato per anni con Mentana, suona un filo esagerato.
«Invece è così, perché qui devo alternare registi diversi e per un giornalista è tosta. Infatti la prima cosa che mi ha detto Guardì è stata: "Tu hai una malattia, il giornalismo, e io ti devo guarire"».

 

 

C'è riuscito?
«In parte. Mi sono voluto tenere stretto un pezzetto di questo mio malanno (ride, ndr)».

Mi voglio fare i fatti suoi: con il direttore di Rai Tre Franco Di Mare ora è tutto a posto?
«Non ho mai parlato con Di Mare, né ho intenzione di farlo. È legittimo che un direttore decida di cambiare la conduzione di un programma ma trovo spiacevole e scorretto comunicarlo a fine agosto, quando i palinsesti sono chiusi e non c'è più possibilità di ricollocarsi. Con il lavoro delle persone non si scherza».

Come se lo spiega?
«Ufficialmente voleva valorizzare gli interni, ma penso ci fosse dell'altro, magari una gelosia personale. Per me comunque è un capitolo chiuso».

Con Ifatti vostri lei parla a un pubblico over 50: per alcuni potrebbe essere un passo indietro.
«Non esistono target di serie A e di serie B e credo che fare servizio pubblico consista anche nel tenere compagnia agli anziani a casa. Tra l'altro la pandemia ha allargato la nostra platea perché ora ci seguono pure gli studenti in dad, i giovani disoccupati, le persone in quarantena...».

 

 

A proposito di servizio pubblico, l'Inghilterra ha deciso di congelare il canone della Bbc, per poi eliminarlo nel 2027. È una scelta destinata a fare scuola?
«Spero di no perché il canone è fondamentale per poter garantire una tv differente: alcuni programmi di pubblica utilità difficilmente vedrebbero la luce senza il canone».

No vax: da voi non hanno messo piede. Una scelta di campo?
«Rispetto il pensiero di tutti ma credo che abbia senso dare un'eco così forte ai no vax giusto nei talk politici. Noi siamo invece una piazza e quando abbiamo parlato di Covid è stato per promuovere la campagna vaccinale: non ci sentiamo di dare una sponda ai no vax, perché il vaccino ha salvato moltissime vite».

Insisto nel farmi gli affari suoi: non ha mai nostalgia del Salvo Sottile in modalità Carlo Lucarelli style, che seguiva i casi di cronaca nera?
«Mi sono occupato di nera per tre anni, sperimentando nuovi linguaggi, ma poi ero curioso di sperimentare altri generi. La nera poi è come un antibiotico: va somministrata a piccole dose altrimenti ci si fa male. Per esempio a Ifatti vostri non abbiamo mai trattato Denise Pipitone perché non aveva senso seguire la serie di piste, spesso fasulle...».

Da giornalista, mi faccia la sua previsione per il Colle: chi sale?
«Credo Draghi. Lo stimo molto: ha fatto ripartire l'Italia anche prendendo decisioni impopolari».

Oggi le persone hanno perso fiducia nell'informazione ufficiale, preferendo il web. I giornalisti hanno delle responsabilità? «
Qualche domanda dovremmo farcela. Per ragioni di costi oggi si va meno sul campo e si tende a lavorare usando agenzie o notizie online, a discapito della notizia stessa e del lettore. Inoltre i tg devono cercare di cambiare il modo di comunicare e stanare le fake news».

Le piace il Tg1 della Maggioni?
«Molto. Ecco, lei va proprio in questa direzione di ammodernamento: è riuscita a mettere la quinta marcia all'informazione tv».

Qualcosa mi dice che potrebbe tornare il Sottile conduttore di tg...
«Calma, calma! Direi che ho dato anche se stimo molto la Maggioni e mai dire mai».

Cosa ricorda del Sottile che esordiva, 30 anni fa, al Tg5?
«Che correva come un pazzo su e giù per la Sicilia! Facevo così tanti pezzi che alla fine a Mediaset convenì assumermi anziché pagarmi a cottimo. Mentana è stato un grandissimo maestro. Già ai tempi faceva delle maratone tv pazzesche».

Dai blog