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L'aria che tira, delirio di Fausto Bertinotti: "Boicottaggio di sistema contro i comunisti". Il microfono non funziona...

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"È tornato Bertinotti?", si chiede Myrta Merlino mentre attende l'ospite in collegamento con L'Aria Che Tira. La puntata di giovedì 13 gennaio inizia con qualche intoppo: Fausto Bertinotti deve fare i conti con "uno strano rumore" in sottofondo e la conduttrice di La7 non è da meno. Poi però il problema viene risolto: "La sento, ora la sento", continua a ribadire l'ex segretario del Partito di Rifondazione Comunista mentre la Merlino esulta "hip hip urrà, è tornato Bertinotti, io non mollo". E ancora, sempre la Merlino: "È stata durissima stamattina ma io sono una persona testarda, non mollo". 

 

 

Fin qui nulla di nuovo, visti e considerati gli imprevisti della diretta. Ma a far sorridere la conduttrice è la replica di Bertinotti, che se ne esce così: "Sa, noi non temiamo perché siamo abituati al boicottaggio del sistema contro i comunisti". "Ha ragione - ride la Merlino -, sarà il microfono". Poi ecco che si passa a parlare di governo, con Bertinotti che si definisce "vecchio", ma non "una vecchia quercia come Silvio Berlusconi, visto che la quercia è una pianta molto controversa".

 

 

L'ex presidente della Camera dei deputati si dice anche contrario alla definizione di un'Italia unita: "Noi abbiamo un Paese sconnesso, continuiamo a parlare di unità ma non è vero. Ci sono due Paesi, un Paese ufficiale dell'economia, della finanza, delle Istituzioni e della politica, poi c'è il Paese reale che è attraversato da così grandi ingiustizie, povertà e disagi che neanche la ripresa economica riesce a lambirle". Insomma, una chiara frecciata a Mario Draghi.

 

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