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Otto e Mezzo, la sparata di Andrea Scanzi su Mario Draghi: "Poco lucido, neanche in Corea del Nord"

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Andrea Scanzi la spara grossa. In collegamento con Otto e Mezzo da Lilli Gruber, il giornalista su La7 afferma che Mario Draghi è in difficoltà nella gestione della pandemia. Fin qua nulla di strano, se non fosse che arriva addirittura a paragonarlo a Giuseppe Conte, suo predecessore. "Si sta inseguendo il virus come ai tempi di Conte. Draghi secondo me è poco lucido per via della corsa al Quirinale".

 

 

Per Scanzi il premier ha fatto "troppo poco e troppo tardi". Tra gli esempi la multa una tantum: "Con 100 euro di multa si convince un no vax?", è la domanda che si pone. E ancora: "È partito tardissimo con la terza dose, rischiando tantissimo". Finita qua? Neanche per sogno: "Ha sbagliato anche qualche dichiarazione. Mi dà fastidio che Draghi parli poco quando è in difficoltà". 

 

 

Al giornalista non va giù la decisione di Draghi di non rispondere in conferenza stampa sulle domande in riferimento al Quirinale: "No, questo lo fai in Corea del Nord". Insomma, per lui il presidente del Consiglio "è confuso, perché teme di andare a fondo di certe questioni e inimicarsi la Lega in vista delle elezioni per il nuovo presidente della Repubblica". Senza il Carroccio, è il ragionamento di Scanzi, "Draghi sa che al Colle non ci può andare".

 

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