Che tempo che fa, Luciana Littizzetto: "A lui toccheresti il cu***?". Greta Beccaglia, palpeggiatore massacrato
Luciana Littizzetto scrive ad Andrea Serrani. Nella puntata di domenica 5 dicembre di Che Tempo Che Fa, la comica ha indirizzato la sua lettera al tifoso che, dopo la partita Empoli-Fiorentina, ha palpeggiato il lato B dell'inviata di Toscana Tv, Greta Beccaglia. "Caro toccatore professionista, tast de cul di grande levatura, palpeur de deretàn e cul-advisor - esordisce su Rai 3 di fronte al conduttore Fabio Fazio -. Tu che dopo aver toccato ben bene il sedere dell’inviata ti sei giustificato dicendo: 'ho sbagliato, ma non sono cattivo'. Infatti non sei cattivo, nessuno dice che sei cattivo. Sei cretino. Un cretino distillato al 100%, come la grappa. Se l’imbecillità fosse una montagna, tu saresti l’Everest. Anzi, il Machu Picchu. Più Picchu che Machu".
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Ma l'invettiva prosegue, perché la Littizzetto ricorda le parole del tifoso che si è giustificato dicendo "che è stato un gesto di stizza perché aveva perso la tua squadra. Allora, fammi capire: perde la squadra tua e tu vai a palpare le chiappe sue? Ma vai a palpare quelle del presidente Commisso se proprio hai bisogno di buttare fuori lo stress hai un ampio territorio palpabile personale. Palpati il tuo col guanto da forno, picchiettati i cimbali con le pinze da camino. Ma il sedere degli altri consideralo d’ora in poi sacro, come già l’osso che lo sostiene".
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Per la comica Serrani dovrebbe mettersi nei panni della Beccaglia, visto che è padre: "Pensa se succedesse alla tua di figlia. Non saresti per niente contento di sapere che un tizio passando le ha spalmato la mano sul cu**o. Vero che ti divertiresti molto meno?". Non è esente da critiche neppure Giorgio Micheletti, il conduttore che – durante quegli attimi – ha detto alla collega: "Dai, non te la prendere": "Ma come non te la prendere? Prenditela e come, Greta. Infuriati come si deve e punisci uno per educarne cento, anche perché lui non era l’unico di tutta questa banda. Tra l’altro, quel gesto lì è anche un gesto vigliacco. Perché a uno come Tyson il cu**o non glielo tocchi perché sai che dopo ti devono rimontare come i mattoncini del Lego". Insomma, per la comica bisogna colpirne uno per educarne cento.
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