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L'aereo con l'ala in fiamme: Pino Donaggio, il dramma in alta quota del grande compositore
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Ha rischiato la vita, Pino Donaggio, e lo ricorda in studio da Serena Bortone, ospite di Oggi è un altro giorno su Rai1. Il grande cantante e compositore italiano, autore del cult Io che non vivo e di colonne sonore per alcuni dei più grandi registi del mondo, è tornato indietro con la memoria all'ormai lontano 1981, quando l'artista 79 di anni ne aveva 40 e stava andando in aereo a New York, "Ero in volo - ha spiegato alla Bortone -. Un’ala ha preso fuoco per via di un malfunzionamento del motore, poi per fortuna sono riuscito a spegnerlo e atterrare. Ho avuto l’esaurimento nervoso per quanto vissuto, è stato un vaso di Pandora che ha portato fuori anche le tensioni vissute in passato, come quelle per Sanremo. Il successo non è sempre bello come si racconta".
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Nell'intervista non sono mancati ovviamente momenti ben più leggeri. Si inizia con la passione per la musica, fin da giovanissimo: "Ho iniziato con il violino, strumento che suonava mio padre, e ho sempre pensato di fare il violinista, mai il cantante. A 16 anni in montagna c’era una gara di rock and roll e alla fine della competizione di doveva cantare e mi sono esibito in Diana di Paul Anka. Da li ho visto la reazione positiva del pubblico e delle ragazze ed ho deciso di iniziare".
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Il classico Io che non vivo (Senza te) conquistò l'America, tanto da convincere perfino il Re Elvis Presley a reinterpretarla. "Fu Mina a spingere con il produttore", ha sottolineato Donaggio, che dopo il grandissimo successo mondiale ha però deciso di abbandonare il ruolo di cantante per dedicarsi anima e corpo a quello di compositore. "Cantare e frequentare il piccolo schermo mi provocava una forte emozione, la sera prima spesso non dormivo". Quindi l'incontro decisivo, una sera in vaporetto, con un coproduttore cinematografico: "Ugo Mariotti. Mi ha chiamato il giorno dopo, ho avuto una riunione con il regista e proposto 3 temi. Alla fine ho realizzato la colonna sonora della pellicola che ha vinto anche dei premi. Con il tempo sono arrivato a lavorare con Brian De Palma e ho partecipato anche a feste Hollywoodiane, dove circolavano droga e alcolici come nei film".
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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