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Gerry Scotti: "Ero grave, a un passo dalla morte". Dramma-Covid, come si è salvato la vita

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Gerry Scotti si è confessato in un'intervista ad Oggi. Diventato nonno meno di un anno fa, ha parlato di quello che gli è successo negli ultimi tempo: dal ricovero per aver contratto il Covid, alla vita da vignaiuolo, ai progetti futuri in tv. “Quando sono stato ricoverato per il Covid ed ero grave, il pensiero di mia nipote Virginia mi ha aiutato. Mi sono detto: devo guarire perché tra un mese nasce mia nipote ed io ci voglio essere", ha ricordato il conduttore tv.

 

 

 

Ha poi raccontato della sua vita da vignaiuolo e ha svelato che dedicherà una delle sue bottiglie alla nipotina. Poi ha rivelato che in tv l’unico programma culinario che lo attira è Dinner Club dello chef Carlo Cracco: "Se Carlo facesse una nuova edizione e mi invitasse parteciperei molto volentieri e se non lo facesse Carlo la farei io, Carlo non si deve offendere…", ha svelato.

 

 

Sulle voci di interesse della Rai, Scotti qualche tempo fa aveva detto: "A Mediaset sono stati bravi a farmi questa gabbia dorata, con un contratto che ogni due o tre anni si auto-rinnova. Scade l’anno prossimo. Dalla Rai, per convincermi, dovrebbero propormi una “cosona”: il problema è che lì per ragioni politiche i dirigenti cambiano ogni tre mesi e una “cosona” ha bisogno di tempo per decantare e realizzarsi. Coi miei dirigenti di Cologno vado d’accordo e bisticcio, ma c’è un grande vantaggio: sono gli stessi da 30 anni".

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