Report, Sigfrido Ranucci: "Ovvio che la terza dose del vaccino è business delle case farmaceutiche", terremoto in Rai
Una “lagna qualunquista”. Così Forza Italia ha definito l’indecente servizio di Report in cui Sigfrido Ranucci ha fatto un’uscita da brividi, assolutamente incoerente con il ruolo di servizio pubblico che dovrebbe svolgere: “È ovvio che la terza dose è il business delle case farmaceutiche”. Lo è ancora di più il fatto che senza la protezione dal Covid va scemando e si torna punto e a capo.
Incredibile che in prima serata su Rai3 si strizzi l’occhio ai no-vax, avvalorando le loro tesi sul vaccino e dando voce a sedicenti infermieri, irriconoscibili e coperti dall’anonimato come se si trattasse di di pentiti di mafia, che affermano di essersi contagiati a causa delle aziende farmaceutiche. Una follia, un autentico delirio a cui Ranucci ha prestato il fianco, venendo travolto dalle polemiche politiche bipartisan. “La trasmissione dovrebbe esaltare il progresso scientifico e i suoi benefici anziché offrire argomenti agli scettici verso la bontà del vaccino”, ha dichiarato Andrea Ruggeri di Fi.
Anche il Pd si è scagliato contro la narrazione pericolosissima di Report sulla terza dose, e lo ha fatto tramite i parlamentari che siedono in commissione vigilanza Rai: “Si tratta di speculazioni dietrologiche sul ‘grande business della terza dose’ detenute da ‘multinazionali del farmaco’ concentrate solo a ‘accumulare enormi profitti con la perdita di efficacia della terza dose’, oltre che dubbi sulla efficacia del Green Pass e della sua eventuale estensione”.