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Oggi è un altro giorno, raptus-Patrizia De Blanck: "Calcio nel cu*** e pugno in faccia", botte a Marina Ripa di Meana

Francesco Fredella
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Marina Ripa di Meana, oggi, avrebbe compiuto 80 anni. Una delle ultime dive de La dolce vita romana viene ricordata nel programma di Rai 1 Oggi è un altro giorno, condotto da Serena Bortone. Non manca la contessa Patrizia De Blanck, che era legata da una profonda amicizia alla Ripa di Meana. Sempre sopra le righe e mai banale, estroversa e moderna, Marina era questo e tanto altro ancora. "Ci siamo conosciute a Villa Borghese, portavamo i bambini. Abbiamo vissuto tante cose assieme, alcune inenarrabili, penso spesso a lei. Ci univa anche l’amore per gli animali, specialmente per i cani, in fondo dopo aver conosciuto tanti uomini… Racconto un aneddoto, lei aveva un corteggiatore inglese molto facoltoso, siamo andate a trovarlo con un aereo privato. Come siamo arrivate l’hanno arrestato, nel primo pomeriggio. Non sapevamo cosa fare, allora per tornare abbiamo trovato un volo orribile, un aereo con bambini che correvano urlando nel corridoio, e Marina mi disse: “Siamo partiti per i rubini, siamo tornati con i burini”, dice la contessa romana che conquista tutti con la sua simpatia.

 

 


 
Ma il rapporto tra Patrizia De Blanck e Marina Ripa di Meana non è stato sempre rosa e fiori. "Abbiamo litigato per le pellicce, lei era contro. Noi andavamo a cena in un ristorante e una sera mi vede entrare con una pelliccia di zibellino. Mi viene incontro e mi salta addosso cercando di strapparmela, allora l’ho fermata con un calcio un cul*** e un pugno sul mento. Abbiamo litigato, poi mi ha chiamato e abbiamo fatto pace», continua. 

 

 

 

E poi interviene anche Candida Morvillo del Corriere della sera che svela un aneddoto legato a Gianni Agnelli.  «Lui passò senza preavviso nella sua villa. Entra arriva e la trova a letto con uno scultore e un altro artista. La guarda e le dice: “Me ne vado.. Siamo già in troppi”. Lei però ha sempre resistito al suo fascino, come a quello di Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Moravia», conclude.
 

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