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Storie Italiane, "tutti sapevano che lo massacrava di botte": ucciso a 2 anni, testimonianza-choc

Francesco Fredella
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Storie Italiane torna a difendere le vittime di violenza. Torna a difendere i bambini, affinché non accada più quello che è successo al piccolo Evan, il bambino di 2 anni morto nel siracusano a causa delle percosse ricevute dal compagno della madre e dalla donna stessa (ricordiamo che per loro è iniziato il processo). Evan si poteva salvare? 

 

Eleonora Daniele nella trasmissione di Rai 1 ospita Stefano Lo Piccolo, il padre biologico dei Evan che racconta di aver fatto una denuncia (probabilmente mai presa in considerazione). "Vi avevo detto che aveva dei problemi, mi avete risposto di stare calmo altrimenti non mi avrebbero più fatto vedere il bambino e non avete fatto nulla", racconta il padre del piccolo morto in circostanze orribili. Evan è stato per tre volte in ospedale e a quanto pare c'è stata tanta omertà in questa vicenda. "Tutti sapevano che il bimbo veniva massacrato di botte. Nei tre ricoveri erano state refertate fratture, infezioni, la madre portava il bambino e lo abbandonava in ospedale per paura che le venisse chiesto come si fosse provocato queste ferite e solo durante il terzo ricovero il dottore ha segnalato l'anomalia", dice il padre negli studi di Storie italiane. "Spero che il giudice faccia la scelta gusta, non è giusto che sia agli arresti domiciliari, a me il bambino non me lo ridà più nessuno. Io ho denunciato, fatto richieste ma nessuno mi ha ascoltato".

 


 
In collegamento con il programma di Rai1 c'è anche l'avvocato del padre di Evan. "Oggi è stata un'udienza filtro, in quanto tutte le parti hanno risposto alle prove del Pm che ha proposto una copiosa documentazione. Noi parti civili abbiamo chiesto l'integrazione delle nostre liste, così come gli imputanti. L'udienza è stata rinviata a venerdì prossime perché la corte si è riservata di decidere sulle nuove perizie psichiatriche richieste e in quella sede saranno calendarizzate le udienze per sentire i testimoni", racconta all'inviato di Storie italiane.

 

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