L'aria che tira, Massimo Giletti: "Ma quale libertà". Profezia-horror: cosa travolgerà l'Italia, questione di giorni
Il vero problema dell'Italia non è il Green pass. Uno stranito Massimo Giletti, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, commenta quanto sta accadendo in queste ultime ore. A incalzarlo è la padrona di casa, che riflette: "Abbiamo un candidato sindaco che non si mette la mascherina e fa un casino in un ufficio postale. Red Ronnie che non è voluto entrare in un museo perché non vuole mostrare il Green pass. Una medica di base no vax cacciata. E i lavoratori delle ambulanze che abbiamo osannati e vengono lasciati per strada dopo 11, come se fossero scaduti. C'è qualcosa che non quadra in questo Paese".
"C'è un concetto di libertà non chiaro - risponde Giletti, che tra una settimana riprenderà con Non è l'arena, il talk traslocato da domenica a mercoledì sera -. Sento spesso usare questa parola: per rendere libera l'Italia sono morti migliaia di uomini e di donne, combattendo, e lì c'era una accezione alta del termine libertà".
"Oggi abbiamo persone che dicono che in Italia non esiste la libertà, eppure possono fare anche un referendum o andare in tv a manifestare le proprie idee. Facciamo un esempio scolastico: se vogliono vivere in una bella caverna come nel mito di Platone, dove guardare le ombre e fantasticare ben protetti, va bene. Ma se tu esci, il principio di libertà si confronta con delle regole".
"La libertà - ricorda ancora Giletti - non è assolutismo, ma le regole che vanno rispettate. E in questo Paese c'è purtroppo una mancanza di morale vera che poi porta a delle deviazioni terribili. Noi oggi continuiamo a parlare di Green pass, ma il vero problema è la libertà di licenziamento a cui stiamo andando incontro, e purtroppo andremo a scontrarci con le multinazionali che vengono nel nostro Paese, pigliano i soldi dallo Stato e mandano affambagno i lavoratori, facendo quindi pure una concorrenza sleale. Questo è il problema vero, e perdono ancora tempo a parlare di Green pass?".