L'Aria Che Tira, Ignazio La Russa interrotto in continuazione dal conduttore sbotta: "Questa trasmissione è una vergogna"
Si scaldano gli animi a L'Aria Che Tira Estate, dove Ignazio La Russa è stato protagonista di una lite con Maria Teresa Meli e Francesco Magnani. Nel salotto di La7, nella puntata del 7 luglio, si parla ancora di ddl Zan. La firma del Corriere della Sera esprime tutta la propria approvazione nei confronti del disegno di legge contro l'omotransfobia , definendola "una legge di civiltà per tutta l’Italia perché fa sì che noi diventiamo un paese più civile di quello che siamo". Di diverso parere il senatore di Fratelli d'Italia: "Non mi sorprende che il Pd e la sinistra rifiuti il compromesso perché forse preferiscono che sia bocciata del tutto per poter gridare. Ma io riporto i dati dell’Oscad, che dicono che dal 2010 al 2018 le condotte illecite con intenti discriminatori per l’orientamento sessuale sono soltanto 212 cioè 26 segnalazioni all’anno. Non mi si venga a dire che l’Italia sia un paese indietro". Ma la Meli rincara la dose: "È una legge che hanno tutti i paesi civili". A quel punto è La Russa che dice la sua, o meglio ci prova: "No, non mi interrompa. Siete agitati quando parlate di queste cose io dico che non c’è l’urgenza di questo provvedimento ma non sono contrario a inasprire le pene per qualunque azione di violenza. Quello che non ci piace è che si colpiscono le idee".
Ecco allora che il conduttore interviene interrompendo La Russa per lanciare un servizio sulla comunità Lgbt, poi l’ospitata della presidentessa dell’Arcigay e di nuovo le idee della Meli. "Dobbiamo andare in pubblicità", dice Magnani mentre il senatore controbatte: "Lei mandi un po’ in ritardo la pubblicità, perché devo rispondere in un minuto soltanto io? È una vergogna come lei sta impostando questa trasmissione, i servizi, le persone che invitate e poi mi da 30 secondi? Io rinuncio ai miei 30 secondi, o lei mi dà 3 minuti o io rinuncio". E ancora: "E vada in pubblicità parlo dopo. Cosa sono la foglia di fico di queste tesi assurde? Non sono la foglia di fico di una trasmissione orientata. Ho perso un minuto per svelare la natura di questa trasmissione".
Magnani manda così il nero per poi tornare in studio e dare la parola a La Russa: "Il problema di questa legge è che discrimina le opinioni diverse. La prima legge al mondo che mette un limite di opinione e libertà di pensiero. Noi non vogliamo nessun limite illogico e illiberale". Finita qui? Neanche per sogno perché il conduttore lo ferma nuovamente: "La devo fermare penso di averle consentito il tempo di replicare anche se è arrivato ad offendere il lavoro che ho svolto dicendo che era una trasmissione vergognosa. Tanto le dovevo, ora però devo andare avanti".