Agorà, la bordata di Annalisa Chirico sul vaccino: "Chi non deve proprio stare in ospedale", il medico nel mirino
"Sono contraria all'obbligo vaccinale, credo invece in una comunicazione capillare sulla bontà dei vaccini. Sono invece allibita dalla contrarietà dei medici al vaccino." Queste le parole di Annalisa Chirico, ospite ad Agorà il talk condotto da Luisella Costamagna in onda su Rai Tre, sull'emergenza sanitaria e sulla campagna vaccinale intrapresa dal governo.
"Dobbiamo anzitutto mettere tutte le persone che vogliono vaccinarsi nelle condizioni di farlo. Ma mi sconvolge l'atteggiamento dei medici che stanno in corsia che hanno fatto il giuramento di Ippocrate e non vogliono vaccinarsi. Credo che chi non voglia vaccinarsi, non può stare in ospedale e non puoi esercitare la professione", chiarisce la Chirico affrontando un tema molto particolare.
La giornalista qualche giorno fa si era espressa proprio sull campagna vaccinale: "In Italia manca il sequenziamento dei tamponi per scongiurare nuove crisi, su Astrazeneca Speranza e i suoi hanno fatto una gran confusione". Una attenzione verso questo problema che è da tempo nei pensieri della giornalista del Foglio che, quando ancora c'era come commissario Arcuri, disse che, "il governo dovrebbe notificare ogni giorno il numero dei vaccinati e comunicare a ogni cittadino, come in altri paesi, quando e dove potrà vaccinarsi. Rendeteci partecipi, per davvero". Sempre attenta a non credere al pensiero unico sul vaccino. Come quando si parlava di vaccinare le persone nei cinema e nei teatri per velocizzare il piano anti-virus: "Che proposta è? Li trasformiamo in presidi para-ospedalieri? Ormai fanno a gara a chi la spara più grossa. La cultura è un’industria nazionale da far ripartire: attori,registi, maestranze devono poter lavorare nel rispetto dei protocolli di sicurezza", aveva avvertito.