Verissimo, drammatica confessione di Simone Cristicchi: "L'emorragia che le impedisce quasi tutto"
Ospite di Silvia Toffanin Simone Cristicchi. Il cantante in onda su Verissimo sabato 5 giugno ha raccontato il dramma privatissimo con cui è costretto a convivere da tempo: "A dieci anni ho perso mio padre - ha ricordato nel salotto di Canale 5 - ma ho sempre sentito la sua presenza nei momenti fondamentali. Anche mia madre qualche anno fa ha avuto un grave problema. Un'emorragia che le impedisce di fare molte cose, ma riesce a sorridere e quando sorride illumina tutto il mondo. Perdiamo tempo per cose superflue. Vedere lei che reagisce è il più grande insegnamento che possa ricevere".
A farlo ragionare sul vero senso dell'esistenza un altro episodio, che lo ha visto protagonista: "Una volta con la macchina mi sono trovato tra due tir. Quel momento è stato un spartiacque nella vita. Il pensiero che possiamo andarcene da un momento all'altro, ci spinge a dare valore a ogni singolo attimo". Da quel giorno il cantautore è cambiato: "Se sono diventato un artista lo devo a questo", al tanto dolore - ha ammesso sottolineando che se è vero che il dolore non scompare, è altrettanto vero che si può incanalare e usare "per ottenere il suo esatto contrario". Lui ci è riuscito: "Sono andato a lezione di dolore molto presto. Un foglio bianco e un astuccio di colori mi permisero di trasformare la rabbia e la sofferenza in creatività".
Un po' come accade nei bambini, che "hanno un super potere, la curiosità". Per Cristicchi infatti "la curiosità è una delle chiavi per essere felici. Durante il lockdown ho ristabilito delle priorità che avevo perduto. Ho avuto la percezione che rispettare le regole voleva dire fare la mia parte. Ho ristabilito la lentezza". Come tutti gli italiani, costretti per una volta a prendere coscienza di ciò che ci circonda.
"Solo in sedia a rotelle". Immobile in un letto, poi la rinascita ad Amici che commuove la Toffanin