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Domenica In, "l'importante è che i morti di Covid...". Maria Rita Gismondo, la frase uscita male: attimi di gelo su Rai 1

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Si alza il sipario sull'ultima puntata di maggio di Domenica In, rigorosamente in onda su Rai 1, il regno di Mara Venier. E come sempre anche oggi, domenica 30 maggio, tutta la prima parte di trasmissione è dedicata all'emergenza coronavirus (che fortunatamente sta diventando sempre meno "emergenza") e alla campagna vaccinale.

 

Nello studio della rete ammiraglia di Viale Mazzini, a parlare di pandemia ecco quello che è ormai un ospite fisso, Pierpaolo Sileri, il sottosegretario alla Salute grillino. E ancora, ecco Monica Setta e Mauro Meazza, giornalista e scrittore. A chiudere il quadro degli ospiti, ecco anche Maria Rita Gismondo, direttore di Microbiologia clinica presso l'Ospedale Sacco di Milano, lo stesso dove opera Massimo Galli.

 

E proprio per una frase della Gismondo si è scatenata una piccola polemica social: è cosa nota, il popolo di twittatori che segue Domenica In non fa sconti. E così, ecco che l'esperta facendo il punto sulla situazione pandemica, afferma: "L'importante è che i morti siano costanti". Chiaro il significato della frase, insomma l'importante è che le vittime non aumentino. Poi, certo, forse la frase alla Gismondo non è uscita nel migliore dei modi. E così, ecco fioccare le critiche su Twitter: "L'importante sarebbe che i morti non ci fossero proprio", commentava un utente, e altri in scia.

La Gismondo, per inciso, ha recentemente lanciato un allarme relativo alla campagna vaccinale. L'esperta ha infatti affermato che "non si può parlare di immunità di gregge con gli attuali vaccini". Un invito alla prudenza, perché gli attuali sieri, ha aggiunto, "prevengono la severità della malattia ma non bloccano la circolazione del virus, anche se la attenuano e la riducono".

 

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