DiMartedì, rissa tra Ilaria D'Amico e Gaetano Pedullà: "Aberrante, manettaro". "Lo hai letto su Topolino?"
Il caso di Ciro Grillo, che vede indagato il figlio di Beppe Grillo e tre suoi amici con l'accusa di stupro di gruppo, fa ancora discutere. A DiMartedì sono giornalista, nonché compagna di Gigi Buffon, Ilaria D’Amico e il direttore de La Notizia, Gaetano Pedullà, a dirsene di ogni. "Alla nostra età - ha esordito davanti alle telecamere di Giovanni Floris su La7 la D'Amico - siamo tutti ormai genitori, in più io sono madre di due maschi, sento ancora di più la responsabilità di che cosa si trasferisce sui maschi del futuro a livello di comunicazione. E trovo aberrante dire che siccome la famiglia fa poco è la rete che deve dare segnale e dire se le cose sono sbagliate. Quindi se la rete legittima queste cose, la cultura dominante diventa quella rete. Questa è un’aberrazione a cui non dobbiamo mai cedere".
E ancora, sulla vicenda che vede protagonista il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle: "Ho avuto tre reazioni: all’inizio ho provato un senso di tenerezza per un padre che tenta di difendere il proprio figlio. Poi un senso di fastidio nei confronti della coerenza del personaggio: non ti puoi erigere a giustizialista, manettaro, tutti in galera, vaffa a qualsiasi cosa che disturbi e poi arrivare a una giustizia revolving che funziona solo se toccano la tua famiglia o meno", ha concluso scatenando l'ira di Pedullà. "L’ha letta su Topolino questa versione", ha provocato prima che la D'Amico replicasse una volta per tutte: "E invece no, quando il dito è puntato su tutta la tua famiglia, purtroppo devi ricorrere a tutta la coerenza possibile".
Ma quello tra la giornalista e il collega non è stato l'unico scontro andato in onda nella puntata del 18 maggio. Prima di loro erano state due donne: Antonella Borallevi e Virginia Raggi. "Sono interessata al lato emotivo della sua scelta di ricandidarsi", ha detto provocatoriamente la prima mentre la seconda ha tentato invano di difendersi: "Ho ammesso problemi di inesperienza - ha replicato la Raggi - ci sono stati sicuramente degli errori, non sto dicendo che sono la più brava in politica, però ho lavorato tanto per andare a sistemare tante cose che erano rimaste in sospeso, come i bilanci dell’Ama".
Pagnoncelli, un sondaggio da Marte? “Chi è il leader più amato”: brutto sospetto a sinistra