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Non è l'arena, "Massimo Giletti asino". Lo sfondone, Dagospia impietoso: "Forse perché ha vicino la psicologa ridens..."

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Lo strafalcione di Massimo Giletti a Non è l'arena su La7 finisce immancabilmente nel mirino di Dagospia, con punte di rara perfidia. "Possiamo credere agli asini che volano come Apuleio, ma...". La citazione classica forse sfugge a molti telespettatori, anche per l'ora tarda della domenica, ma non a Roberto D'Agostino che tira fuori una delle sue proverbiali velenosissime perle. "Flash! L’asino di Giletti", titola roboante la sua puntura di spillo.

 

 

 



"Forse a causa della vicinanza con la psicologa ridens che invita a Non è l'arena - scrive Dago riferendosi a Stefania Andreoli, ormai presenza fissa quando si parla di giovani e sessualità, dal caso di Alberto Genovese a quello di Ciro Grillo - Giletti spara uno sfondone non richiesto di mitologia classica". Quindi la tiratina d'orecchie: "Ma cosa c'entra Apuleio con gli asini che volano? Asino che vola è un detto popolare; Apuleio, scrittore latino del secondo secolo, scrisse L'asino doro o Metamorfosi, dove si racconta la magia trasformazione di Lucio in un asino...". 

 

 



Lapsus a parte, Giletti e la Andreoli hanno fornito un'altra interessante chiave di lettura della vicenda del figlio di Grillo, indagato per stupro insieme a un gruppo di amici. Uno dei temi è l'abitudine di tanti giovanissimi a inviare alle ragazze foto esplicite, anche questa una vera e propria "violenza sessuale". "Dai servizi di questa sera - nota la psicologa - notiamo come le ragazze siano molto più a fuoco, con i ragazzi facciamo fatica. Gli diciamo cosa non fare, questo è vietato, questo potrebbe essere troppo ma si crea un vuoto, non sanno più cosa fare".

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