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Otto e Mezzo, Marco Travaglio e le riaperture: "Draghi, resisti e rinvia", l'ultima sparata contro Salvini e la Lega

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Mario Draghi aveva commesso un’imprudenza”. Come in ogni puntata di Otto e Mezzo che si rispetti in cui è ospite di Lilli Gruber, Marco Travaglio ha sparato a zero su Matteo Salvini e la Lega. La novità è però rappresentata dal giudizio positivo sul presidente del Consiglio, attaccato a più riprese dal direttore del Fatto Quotidiano. “Aveva ceduto alla Lega sulle riaperture del 26 aprile, adesso si è orientato su una saggia prudenza, resiste e rinvia la cabina di regia per evitare una nuova forzatura che sarebbe letale”, ha dichiarato Travaglio. 

 

 

Il quale parla di “effetti di quelle riaperture” che per ora nei dati non si vedono: l’unica certezza è che nell’ultimo mese i ricoveri in reparti Covid e terapie intensive sono dimezzati. “I morti sono ancora 200-250 al giorno - ha sottolineato il direttore del Fatto - sarebbe devastante perdere decisioni prima di aver certificato che quel rischio ragionato era anche calcolato. Quindi penso che Draghi stia facendo molto bene a tenere a freno chi vorrebbe, per quattro voti, fare una scelta che potrebbe addirittura rivelarsi controproducente per le stesse categorie che Lega e centrodestra dicono di voler tutelare”. 

 

 

Tra l’altro Travaglio ha attaccato anche il generale Figliuolo, per il quale nutre un’avversione singolare. Eppure da quando ha preso il posto del commissario Arcuri la campagna di vaccinazione è decollata. “Fa le forzature per fare il fenomeno, è lo stesso che da Fazio aveva detto ‘vacciniamo chi passa’ - ha dichiarato il direttore del Fatto - questa non è comunicazione, è un delirio”. 

 

 

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