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Non è l'Arena, "cosa offrono a Massimo Giletti per mollare il programma": terremoto a La7, verso l'addio

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Il futuro di Massimo Giletti è ancora incerto anche se per alcuni potrebbe presto fare ritorno in Rai. Il suo programma di La7, Non è l'Arena, avrebbe riscosso un tale successo da far rizzare le orecchie - questo quanto rivelato in un retroscena da TvBlog - ai vertici di Viale Mazzini. "Forte dei buoni risultati - ecco piovere anche la conferma dell'autore televisivo e giornalista Giancarlo De Andreis - il conduttore piemontese potrebbe tornare alla Rai". Nel trafiletto intitolato “Il futuro di Massimo” pubblicato nella sua rubrica ‘La TV vista da internet’ sulle pagine dell’ultimo numero del settimanale DiPiùTV, De Andreis ricorda anche che il conduttore ottiene risultati molto alti e gode di stima, fiducia e totale libertà, motivo per il quale molti scommettono che rimarrà alla guida del suo talk della domenica sera.

 

 

Tra le ipotesi in campo anche quella che Giletti finisca su Rai 2. Vista infatti la difficoltà della seconda rete della televisione pubblica nel trovare una trasmissione di successo, Giletti potrebbe essere il conduttore perfetto.  Nulla però è ufficiale. Proprio Giletti qualche giorno fa sulla Rai non ci era andato affatto per il sottile. Complice la polemica sollevata da Fedez. "Ogni artista - aveva tuonato - deve avere la possibilità di esprimere il proprio pensiero. Non è che se Fedez va sul palco e sostiene una visione diversa dei diritti civili rispetto al 'Sistema' io lo devo censurare. Viva Fedez nel suo modo di esprimersi. Se l’ha fatto perché è un abile stratega non cambia nulla".

 

 

E ancora, in chiaro riferimento al tentativo di Viale Mazzini di evitare che Fedez parlasse di ddl Zan e attaccasse i politici: "Chi lo censura dimostra i propri limiti culturali perché non sa che Fedez ha milioni di seguaci, e nel censurare una persona così fai un doppio errore, perché vai oltre la questione di libertà di espressione. Il mondo social è più forte; negli anni ’90 Umberto Eco l’aveva già predetto". 

 

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