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Non è l'Arena sul caso Ciro Grillo, l'audio-choc della ragazza: "Mi diceva 'cag**, apri la bocca"

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Si parla ancora di Ciro Grillo a Non è l'Arena. Il programma di La7 condotto da Massimo Giletti ha parlato ancora una volta del presunto stupro di gruppo che vede accusati il figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle e tre suoi amici. Il conduttore ha voluto mandare in onda la ricostruzione del racconto delle due ragazze coinvolte nella serata della presunta violenza. "Gli dicevo che non volevo fare nulla - è l'audio che riporta quanto detto dalla presunta vittima agli inquirenti e in riferimento alla prima violenza, subita secondo la sua versione, da un amico di Ciro -. Ma lui mi afferrava per i capelli e mi spingeva sotto le coperte, indirizzandomi la testa sul suo pene. Nel frattempo mi diceva: ca***a apri la bocca. E mi chiedeva di fargli sesso orale".

 

 

E ancora, entrando nei dettagli di quella sera in cui i ragazzi si sono conosciuti e hanno deciso di andare nella villa di Grillo: "Inizialmente cercavo di respingerlo, ma poi visto che lui continuava a spingermi e a tenermi per i capelli, cedevo. Mi toglieva i pantaloncini e le mutande, io mi dimenavo perché non volevo, ma non riuscivo a contrastarlo completamente perché non mi sentivo bene". 

 

 

Ma la violenza non sarebbe finita qui: "Mi ha spinto sotto la doccia, ha aperto l'acqua e mi ha spinto con la mano il viso contro la parete. Mi teneva con la mano il collo, tenendomi bloccata di spalle a lui e mi penetrava". La ragazza spiega che per due volte "gli ho detto di smetterla, che era un animale, uno s*****o, ma lui ha continuato più forte, tirandomi i capelli e baciandomi sul collo". La giovane, precedentemente, aveva raccontato di essere stata violentata da tutti: "Ero in posizione quadrupede, Vittorio mi spingeva il pene in bocca e due da dietro mi penetravano a turno, dicendosi dai ora tocca a me, per 6 0 7 volte. Mi sbattevano il pene in erezione sulla schiena e mi tiravano schiaffi sulle natiche e sulla schiena. Da quel momento non ricordo più nulla, ho perso conoscenza". 

 

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