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Tg1, il giornalista Angelo Figorilli sul caso Calabresi: "Una vendetta". Difende gli ex Br, un caso in Rai

Angelo Figorilli

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Guai in arrivo per Angelo Figorilli, giornalista del Tg1. L'amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini ha chiesto di avviare un'istruttoria sulle sue affermazioni. In un post pubblicato sul suo profilo Facebook, si legge in una nota di viale Mazzini, Figorilli avrebbe difeso Giorgio Pietrostefani, condannato come mandante dell'omicidio Calabresi e arrestato mercoledì scorso in Francia, parlando di "vendetta". Il caso era stato segnalato da Lega e Forza Italia.

 

 

 

 

 

Giorni fa – oveva osservato Maurizio Gasparri facendo riferimento alla bufera sul caso di Angelo Polimeno Bottai – si è fatto un grande clamore su un post di un giornalista del Tg1. Ora vorrei io rilevare la gravità di una uscita sui social di Angelo Figorilli giornalista del Tg1, che prende le pubbliche difese di Pietrostefani, uno dei condannati per l’omicidio del commissario Calabresi, definendo ‘vendetta’ anziché giustizia l’azione giudiziaria che l’ha colpito". Quindi Gasparri si era chiesto: "Il capo azienda della Rai, subito intervenuto nell’altro caso che dirà ora di un suo dipendente che considera una vendetta l’arresto di un omicida? Starà zitto perché chi ha ucciso Calabresi è intoccabile?”.

 

 

Il caso in cui l’ad Rai Fabrizio Salini era prontamente intervenuto riguardava appunto un post di Angelo Polimeno Bottai, vicedirettore del Tg1 e nipote di Giuseppe Bottai. In occasione del 25 aprile aveva pubblicato la scheda elettorale del 1929 con il solo simbolo del fascio littorio e il commento: “C’era poco da scegliere”. Un post che semmai voleva sottolineare la dittatura e non certo difenderla. Allora la Rai aveva preso le distanze annunciando appunto un'istruttoria sul caso. E ora la Rai interviene anche sul caso di Figorilli.

 

 

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