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Non è l'Arena, lite tra Alessia Morani e Gianluigi Paragone sul vaccino: "Vergognati, vai all'asilo", "Nazista nella testa"

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Scontro a Non è l'Arena sui vaccini. Da una parte Gianluigi Paragone, dall'altra Alessia Morani. "Evviva l'Europa che ci sta dando una mano", ha esordito nello studio di Massimo Giletti il sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico del Pd. Il tutto mentre il leader di Italexit si lasciava andare a gesti e versi con cui la scherniva: "Evviva l'Europa, uuuhh". Immediata la reazione della Morani: "Paragone, se vuoi fare i versi vai all'asilo. Sei anche un uomo di una certa età quindi evita". Poi la domanda: "Ma il vaccino lo fai o no? Eri con i leader dei no-vax". A replicare Paragone che ha spiegato di aver appena fatto il coronavirus: "Sono più al sicuro di te, io il vaccino non lo faccio".

 

 

"Bravo, vergognati - è subito intervenuta la dem -, stai facendo un bel servizio al Paese. Tra sei mesi ti vaccini?". "No - è stata la risposta in tempo record - non mi vaccino. Se volete costringermi mettete l'obbligatorietà". "Bravo - ha poi proseguito la Morani -. Ci vuole l'intelligenza e il buonsenso". A quel punto è stato Paragone a dire la sua: "Sei nazista nella testa, tu rappresenti la casta". Paragone non ha mai nascosto le proprie posizioni, tanto che sulle colonne del Tempo spiegava le due ragioni che l'avevano portato a rifiutare l'antidoto contro il Covid. "Il virus me lo sono già beccato a novembre (ventitré giorni chiuso in casa, in isolamento, prima di tornare negativo) e quindi diciamo che ho o dovrei avere una immunizzazione superiore ad altri che non lo hanno avuto".

 

 

È la prima. "La seconda ragione è più politica, forse più provocatoria ma comunque non meno oggettiva della prima. Rifiuto il vaccino perché da parlamentare e da giornalista non mi fido di ciò che mi viene criptato, nascosto, propagandato. Sono mesi che continuo in parlamento, in televisione e su questo giornale a chiedere una conoscenza dei contratti tra Ue e governi con le multinazionali del farmaco". E ancora zero risposte. 

 

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