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Matteo Bassetti a Tagadà, la ricetta radicale per uscire dall'incubo: "Quale vaccino non dobbiamo usare", spiazza tutti

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Il professore Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, è stato ospite di Tagadà, in onda su La7 e condotto da Tiziana Panella, ha commento la decisione dell'Ema di approvare il vaccino Johnson: "Vacciniamo gli over 60, mettiamo da parte Pfizer e Moderna per vaccinare a rotta di collo durante l'estate", questo in sintesi il pensiero del professore.

 

 

 

"Non usare più i vaccini di Rmna e non usarli più su chi ha più di 60 anni e rimangono da parte Pfitzer e Moderna che utilizzeremo o sotto i 60 o forse in quella fascia dai 50 in giù. Semplicemente perché in quella fascia più vasta gli effetti collaterali sono sempre molto piccoli rispetto ai benefici, tuttavia si è visto soprattutto nelle donne sotto i 40 anni dove evidentemente l'eventuale infezione fa meno danni rispetto a quelli che fa sugli ultrasessantenni, quindi il rapporto rischio-beneficio si accorcia un po' e in quella fascia dobbiamo utilizzare i vaccini freeze", chiarisce Bassetti.

 

 

 

"Bisogna destinare il vaccino AstraZeneca e Johnson & Johnson per coprire tutti gli ultrasessantenni e poi a luglio concentrarci con i vaccini freeze in hub molto grandi dove le persone sotto i 60 anni arrivano più velocemente. E a quel punto vaccinare 30 milioni di giovani. Il tema è che noi siamo andati troppo dietro alla pancia e meno dietro alla testa e ai numeri. Gli inglesi sono andati dritti alla meta, noi ci siamo fatti troppo interrompere. E ogni volta che interrompiamo un vaccino sono migliaia di persone che muoiono. Non dimentichiamocelo questo", conclude Bassetti.

 

 

 

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