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Denise Pipitone e Piera Maggio, a Mattino 5 l'ombra delle famiglie mafiose: un risvolto inquietante

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Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, rompe il silenzio. Per la prima volta, dopo il caso della televisione russa che si è occupata di un presunto avvistamento, parla a Mattino 5, il programma di Canale 5 condotto da Federica Panicucci. Piera Maggio vorrebbe riabbracciare sua figlia, scomparsa per un rapimento dal 2004. Ancora oggi, nutre molti dubbi su come sia stata guidata l’inchiesta.

 

“Quelle anomalie sono uscite nel processo di primo grado ma non sono state attenzione come era doveroso fare”, dice Piera Maggio. Qualche giorno fa la pm che si era occupata di Denise era intervenuta nel programma di Milo Infante Ore 14, parlando anche di possibili interessi mafiosi nel caso di Denise Pipitone. Sarebbe un vero retroscena raccapricciante. Ma Piera, in collegamento con la Panicucci, ha parlato del suo paese - dove era nata e cresciuta Denise -  dicendo che si tratta un un centro con circa 55mila abitanti. Tutti sono stati solidali con Piera in questi anni. Ma ci sarebbero, condizionale d’obbligo, alcune famiglie che legate alla malavita. Ed è questo, probabilmente, un dettaglio che non è mai sfuggito alla procura. 

 

Nella fase delle indagini indagini preliminari erano state coinvolte Anna Corona e Jessica Pulizzi ma non essendoci delle prove la Cassazione respinse l’ipotesi di un loro coinvolgimento nel sequestro di Denise. Oggi Piera Maggio, dalla Panicucci, fa un appello: “Parlo alle persone che hanno testimoniato il falso nel processo di primo grado. Mi rivolgo a loro, anche in forma anonima, che parlino. Verranno tutelate”. Il caso è tornato alla luce dopo che la televisione russa ha parlato della storia di Olesya, una ragazza che ha raccontato di essere stata rapita dai Roma da piccola. Non è Denise. 

 

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