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L'aria che tira, il ristoratore disperato massacra David Parenzo: "Pazientare? Ma se mi sono venduto tutto?"

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A L'Aria Che Tira si parla della manifestazione verso Montecitorio indetta dai lavoratori che da mesi non hanno più lo stipendio. In mezzo, nella giornata del 12 aprile, sono finiti però anche vandali. E quella che doveva essere una rappresaglia pacifista si è trasformato in uno scontro con la polizia. "L'esasperazione porta all'esagerazione", è il concetto da cui vuole aprire il ristoratore Stefano Zampieri in collegamento con Myrta Merlino su La7. "Io ho preso le distanze da persone che facevano determinate cose, ma voglio rispondere al suo ospite in studio", replica a David Parenzo che prima chiedeva alle categorie colpite dal coronavirus e dalla crisi economica di pazientare.

 

 

E ancora: "Perché io devo ancora pazientare? Nel 2020 mi sono indebitato per tenere in piedi la mia azienda e arrivati con l'anno nuovo ho dovuto vendere i miei beni personali. Provate voi". E alla domanda della conduttrice su quali beni avesse rinunciato, il ristoratore non attende a rispondere: "Ho venduto la moto, gli orologi, l'oro di famiglia e a un certo punto quando vai ad aprire il salvadanaio dei figli cominci a pensare a 'cosa faccio'. Provate voi". A quel punto è stato Parenzo a intervenire, raddrizzando il tiro: "Lei ha ragione a essere arrabbiato, però ci sono modi e modi di manifestare. Quella di ieri non era una manifestazione autorizzata".

 

 

Ma il giornalista non riesce a convincere Stefano che ribadisce: "Gliel'ho già detto: l'esasperazione porta all'esagerazione". Poi il racconto: "Ieri mio figlio mi ha mandato un messaggio vocale in cui mi diceva di non preoccuparmi. Sapeva che ero a Roma a fare un passo disperato. Anche solo per fare un viaggio così ci vogliono 200/300 euro. Noi siamo arrivati con il furgone aziendale, perché la macchina l'abbiamo venduta. Lo stessa Regione Veneto ci aveva promesso dei soldi". Parole che fanno commuovere il ristoratore, ma rizzare le orecchie a Parenzo, pronto a mettere sotto accusa la Regione guidata dal leghista Luca Zaia: "Ah, anche dal Veneto non vi sono arrivati i soldi? Fossi Romeo qualche appunto lo prenderei". "No, a diversi ristoratori sono arrivati ma non a me", conclude Stefano poco intenzionato a fare polemica.

 

 

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