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Striscia la Notizia, il mistero della sede Rai in Cina: "Negato l'accesso a Giovanna Botteri"

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Striscia la Notizia torna a occuparsi della sede Rai di Pechino, rimasta vuota dopo il rientro in Italia della corrispondente Giovanna Botteri. Parlando con Massimiliano Capitanio della Commissione di Vigilanza Rai, l'inviato del tg satirico, Pinuccio, ha scoperto che la giornalista, secondo quanto affermato dalla Tv di Stato, non potrebbe tornare nella sua sede di destinazione perché le sarebbe stato negato il permesso dalla Cina. 

 

 

 

All’onorevole Capitanio, inoltre, la Rai ha risposto che dalla corrispondente della sede di Pechino sono stati realizzati una media di circa 25 servizi al giorno. “Vogliamo capire se si tratta di 25 notizie, di 25 approfondimenti o semplicemente di 1-2 notizie che poi vengono ritagliate e riconfezionate per le varie edizioni della Rai e in quel caso ovviamente la risposta sarebbe scorretta", ha spiegato Capitanio. 

 

 

 

"Scopriamo per la prima volta che la Cina ha formalmente impedito al corrispondente Rai di tornare a Pechino e raccontare la pandemia - ha continuato l'onorevole -. Vogliamo sapere assolutamente il perché. La Rai, inoltre, fa accedere al portale di Raiplay tramite l’applicazione cinese di Huawei, dà dei servizi continuativi sull’economia e sul Pil cinese, ma dall’altra parte scopriamo che geopoliticamente la dittatura cinese ha impedito al nostro corrispondente di rientrare a Pechino". Massimiliano Capitanio ha detto anche di voler capire se ci sia stata "negligenza anche dalla parte dello stesso corrispondente e da parte dell’azienda perché il visto di fatto è scaduto".

Qui il servizio di Striscia la Notizia sulla sede Rai in Cina

 

 

 

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