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Che tempo che fa, Luciana Littizzetto e una rabbia fuori controllo: "Ciao zoc***a, vac***a. Ma quanto sei disperato?"

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Una Luciana Littizzetto mai vista così dura. A Che tempo che fa, su Rai3, la storica spalla di Fabio Fazio si esibisce nella sua classica lettera-monologo diventata in brevissimo tempo un trending topic su Twitter, stra-condivisa da migliaia di donne. Il tema? Serissimo, quello del catcalling: il volgare apprezzamento in pubblico che in realtà rappresenta una violenza verbale e psicologica sulle ragazze, denunciata qualche giorno fa da Aurora Ramazzotti.

 

 

 

 

"Pensa che ho letto che il 79% delle donne nella sua vita ha vissuto un’esperienza di catcalling. 79% è tanto, vuol dire quasi tutte. Non è un problema che riguarda solo le donne, ma tutta la società", spiega la comica torinese a Fazio. "Non dire: ‘Eh che cosa sarà mai il catcalling, quanto la fate lunga, è solo un complimento'. E non mi dire: ‘è sempre stato così.’ Se l’hanno subito le nostre nonne e le nostre mamme noi non lo vogliamo più. Le nostre figlie non lo vogliono più".

 

 

 


Poi si parte con le invettive, parole violentissime contro i maschi che hanno un solo modo di rapportarsi verso il genere femminile: "Ma quanto devi essere disperato per comportarti così? Ma quanta poca gnocca come la chiami tu hai visto, nella tua superflua vita? Caro cretino. Fischiatore solitario. Smanettatore di walter su panchina. Vuvuzela fastidiosa, bavoso schifosone che mi gridi: Ciao zo***a! mentre in pantaloncini corro al parco. Cosa pensi? Ammesso che pensi? Se è un complimento, allora dillo alla tua fidanzata all’altare e vediamo come finisce il matrimonio. Prova quando il prete dice: vuoi tu… Mimmo Catrama… prendere in sposa …. e tu aggiungi Chi? questa vac***a? A vedere come la prende tuo suocero".

 

 

 

"Quindi per piacere amico - è la conclusione -: la prossima volta che senti il bisogno di urlare schifezze, fallo rivolto alla luna e se non sai tener ferma la lingua lecca il muro. Cordialmente, io e tantissime donne italiane". Come darle torto.

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