Denise Pipitone, Alberto Matano a La vita in diretta: "I tempi si allungano", cosa sa sul "gioco sporco" dei colleghi russi
Il caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa a 4 anni il primo settembre 2004 in quel di Mazara del Vallo, si è riaperto improvvisamente. Tutto è partito da una trasmissione russa che ha rivelato la storia di una ragazza di nome Olesya Rostova che è stata rapita alla stessa età di Denise e che presenta una somiglianza incredibile. In queste ore è montata la polemica proprio sulla televisione russa che sta gestendo il caso in maniera inquietante: non ha voluto fornire i risultati degli esami del sangue a Piera Maggio e al suo avvocato, che li avevano giustamente richiesti prima della puntata di martedì 6 aprile.
“Sembra tutto fatto per sfruttare il caso a livello mediatico e i tempi si allungano”, ha commentato Alberto Matano a La Vita in Diretta. “Io in questi giorni di Pasqua penso a questa mamma e a questa famiglia”, ha aggiunto il conduttore di Rai1, che come tanti non è per nulla convinto dal modo in cui il programma russo sta gestendo questa faccenda molto delicata, cercando di spettacolarizzarla e di trasformarla in un circo mediatico.
"Tutto in diretta tv". Denise Pipitone, sfregio alla famiglia dalla Russia: la rabbia dell'avvocato
“Denise ha un gruppo sanguigno particolare, se reso noto quello di Olesya restringerebbe il campo. Trovo inqualificabile che tali informazioni non arrivino subito”, ha aggiunto Roberta Bruzzone a La Vita in Diretta. “Ulteriori elementi li sapremo martedì, nel frattempo tutto il Paese mostra una vicinanza reale e collettiva a Piera”, ha chiosato Matano.