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Le Iene, sala slot clandestina. Robe che solo a Napoli: Monteleone fa irruzione, per lui finisce in disgrazia

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Antonino  Monteleone, inviato del programma ‘Le Iene’, e il suo operatore Marco Occhipinti sono stati aggrediti a Napoli, dopo aver scoperto una sala slot clandestina in zona arancione, dentro un ristorante chiuso per misure anti covid. Nel servizio, andato in onda ieri martedì 30 marzo, si vedono due macchinette spente. L’inviato chiede al gestore se può giocare, ma gli rispondono che le macchinette sono spente da un anno. Guardandosi intorno nota però una macchinetta illuminata ed è proprio una di quelle cambia soldi per giocare alle slot.

 

 

Monteleone nota poi nota dei movimenti vicino l’ingresso alla zona ristorante. Lì scopre la sala illegale. Al momento della scoperta scatta subito l’aggressione con schiaffi, spintoni, minacce che hanno sortito il loro effetto visto che la Iena e il suo operatore se la sono data a  gambe per evitare peggiori conseguenze. L'intenzione, spiegano dal programma di Italia Uno, era quello di andare a verificare il grido d’allarme lanciato da migliaia di lavoratori di un settore che è stato messo in ginocchio dalla pandemia e la cui crisi potrebbe riguardare non solo le centinaia di migliaia di famiglie colpite dalla chiusura.

 

 

Sono infatti 150mila i dipendenti senza lavoro. Oggi c'è stata ancora una protesta contro le chiusure, di nuovo in vigore da ottobre Gli unici esercizi che possono restare aperti in zona arancione sono gli Internet point e i punti vendita di ricariche dove non si può giocare in presenza, oltre che da casa aprendo dei conti online.

 

 

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