Otto e Mezzo, Enrico Letta ci ricasca: "Matteo Salvini e la Lega devono smettere di avere un linguaggio doppio"
"Smettere con il linguaggio doppio". La prima ospitata a Otto e Mezzo di Enrico Letta in veste di segretario del Partito democratico inizia già con una domanda di parte. "Le parole di Mario Draghi sulle chiusure decise in base ai dati sono un chiaro riferimento a Matteo Salvini?", chiede Lilli Gruber scatenando il dem che da giorni lancia frecciate al Carroccio. "La Lega deve smettere di dire una cosa e farne un'altra", spiega ancora per poi portare un suo esempio: "Basta pensare ad Alitalia. Dell'argomento si sta occupando Giancarlo Giorgetti". "Sì, un leghista", interviene la conduttrice di La7.
"Il problema è che il ministro ha detto una cosa e Salvini un'altra". Poi, quando la Gruber fa notare al leader del Pd che il Carroccio è al governo, Letta commenta: "È giusto, ma...". Per Letta infatti il partito di Matteo Salvini dovrebbe cambiare toni. Da che pulpito visto e considerato che il dem sarebbe - stando alle indiscrezioni rilanciate dai quotidiani - addirittura rimproverato dal premier per le sue uscite anti-Salvini. Una a caso? "Molto bene - scriveva su Twitter - Il Decreto Sostegni interviene su salute, scuola, turismo, cultura e aiuta lavoratori e imprese. Bene Draghi. Bene i Ministri. Male, molto male che un segretario di partito tenga in ostaggio per un pomeriggio il cdm (senza peraltro risultati). Pessimo inizio Salvini".
Una dichiarazione che ha scatenato a sua volta il numero uno del Carroccio: "Io lavoro benissimo con il presidente Draghi. Non ci conoscevamo, stiamo maturando una conoscenza personale, telefonica, quasi quotidiana e ci lavoro molto bene". E ancora: "Mi spiace che il segretario del Pd Letta ogni giorno per ricordarsi di esistere ne debba inventare una". Si è poi definito soddisfatto dei risultati ottenuti sul decreto ristori: "Come primo decreto l'abbiamo migliorato abbondantemente, se è un punto di partenza mi ritengo soddisfatto".
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