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Omnibus, Gianluigi Paragone sbrocca sul vaccino: "Li hai visti i contratti?". Alessandra Sardone lo censura: volano parole grosse

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Gianluigi Paragone, ospite di Omnibus in onda su La7, ha fatto un lungo intervento battibeccando poi anche con la conduttrice Alessandra Sardone sul piano vaccinale italiano. Parla delle multinazionali poi prende in giro l'avvocato Alessandro De Nicola: "Povero Tato non vedeva il potere di Big pharma, quando ha un potere negazionale che si è visto nei confronti dei contratti con l'Unione Europea", spiega Paragone rivolgendosi in modo ironico proprio a De Nicola.

 

 

 

 

Inoltre Paragone spiega che, "abbiamo delle asimmetrie per cui i grandi riescano a fare quello che vogliono dentro l'emergenza, mentre i piccoli con talmente tanti paletti sui ristori che sembra uno slalom gigante. Noi pensiamo che chiudere una attività sia la cosa più semplice del mondo, ma invece o chiudi e ristori tutto oppure deve disciplinare le riaperture partendo dalla scuola, ma anche incominciare a ragionare su piani di riaperture delle attività, altrimenti tutte queste sofferenze si scaricheranno sulle banche", avverte Paragone.

 

 

 

 

Infine Paragone torna a parlare dei vaccini e si scontra con la Sardone: "Perché chiediamo trasparenza assoluta, perché abbiamo bisogno anche di allegati. Tu compreresti una casa che non è libera e che non è a norma", si chiede Paragone. Alché la conduttrice gli risponde di non fare confusione sull'efficacia dei vaccini sulle varianti in campo. "Ma qualcuno li ha visti i contratti?", si chiede Paragone. Interviene così De Nicola: "Ma i contratti sono stati fatti prima delle varianti, ma che dici...". Paragone non molla, ma la conduttrice spiega che ci sono degli studi che certificano l'efficacia dei vaccini che circolano oggi.

 

 

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