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È sempre mezzogiorno, il dramma travolge Antonella Clerici in studio: "Sono una di voi, scusatemi". Lacrime e stop alla diretta

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Nel giorno dedicato alle vittime del Covid-19, Antonella Clerici si emoziona. La conduttrice di È sempre mezzogiorno, nella puntata di giovedì 18 marzo 2021, ha trasmesso da Bergamo l’inaugurazione del giardino in memoria di tutti coloro che sono morti a causa della pandemia. Un momento estremamente toccante che ha visto la conduttrice di Rai 1 scoppiare a piangere in diretta. "La vita va avanti - ha commentato davanti a Fulvio Marino e poi scusandosi con il pubblico - anche se abbiamo perso tante persone". Non è stata una casualità la scelta della musica "Viva la Vida" dei Coldplay. A spiegarlo è stata la stessa conduttrice dopo essersi asciugata le lacrime: "Abbiamo scelto questa canzone, perché la vita deve comunque andare avanti […] Questa è una canzone che mi emoziona sempre, smuove in me tante cose". E ancora: "Io sono una di voi, quindi scusatemi" ha detto nuovamente ai telespettatori che senz'altro avranno apprezzato l'umanità. 

 

 

La Clerici, durante la pandemia, è sempre stata in prima linea per raccontare il dramma del coronavirus. Tra i suoi ospiti anche chi è riuscito a scampare alla tragedia come Gerry Scotti. Il conduttore di Mediaset nel salotto dell'amica aveva raccontato: "L’esperienza Covid è stata particolarmente faticosa. Io l’ho fatta tosta, sono arrivato a un metro dalla terapia intensiva". Il conduttore di Canale 5 aveva assicurato di non essersi portato alcuno strascico di quanto accaduto: "C’è gente, invece, che fa fatica a ritornare alla vita di tutti i giorni", aveva però aggiunto.

 

 

Di vitale importanza per Gerry è stato un altro noto volto di Viale Mazzini, Carlo Conti. Anche lui in ospedale nello stesso periodo e per la stessa ragione di Scotti. "Quando ho scoperto che Gerry era positivo al Coronavirus", aveva raccontato a sua volta Conti, "gli ho mandato un messaggio. Ci sentiamo molto vicini e, ogni volta che ci incontriamo, sentiamo questa stessa pasta, questo tipo di umanità: amiamo il lavoro, la famiglia, c’è grande stima. C’è stata una fratellanza di virus che ci ha legato e ci ha fatto sentire vicini".

 

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