Otto e Mezzo, Massimo Galli sul vaccino AstraZeneca: "Bloccato? Non è un caso che costi poco"
Si parla di AstraZeneca a Otto e Mezzo. Ospite, ancora una volta di Lilli Gruber, Massimo Galli. Il direttore di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano non ha dubbi: il governo ha fatto male a sospendere la vaccinazione del colosso anglo-sassone. Per questo l'esperto si aspetta "che l'EMA dica che non c'è nesso di causalità con gli eventi avversi. La sospensione è stata un errore, vaccinare in questo momento non è uno scherzo". Secondo Galli bisogna preoccuparsi più della mortalità del Covid-19 che di alcune reazioni su alcuni soggetti. "L'errore - prosegue - è a livello europeo, manca una leadership e il livello di precauzione va pesato".
E ancora: "Si dice che in Gran Bretagna ci ridano dietro, perché i casi che hanno mostrato delle conseguenze sono addirittura a sfavore di Pfizer". Ma la conduttrice di La7 arriva al punto chiedendo all'esperto se Mario Draghi, per riacquistare la fiducia degli italiani nei confronti del vaccino, non dovrebbe farsi somministrare la dose.
"No, io non entro nel merito. Certo è che aiuterebbe". Infine la stoccata che spiega molto sulla battaglia indetta dalla Germania con lo stop ad AstraZeneca: "Non è un caso che questo vaccino costi poco". Un modo come un altro per dire che i competitor hanno voluto eliminare l'antidoto più conveniente. Dello stesso parere anche Enrico Mentana che ha etichettato l'accaduto come "un blocco politico". D'altronde, è il suo ragionamento, i numeri parlano chiaro: "AstraZeneca a differenza di Pfizer e di Moderna è arrivata dopo e non senza intoppi, questo ha fatto sì che non godesse di ottima fama. Eppure - è la conclusione - funziona, anzi funzionissima quindi è imbarazzante tutto questo".