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Otto e Mezzo, da Lilli Gruber la beatificazione di Enrico Letta: “Che segretario sarà”, farsa rosso-spinta

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“Non chiedo unanimità ma verità, che messaggio ha voluto dare Enrico Letta?”. Con tale domanda Lilli Gruber ha innescato la discussione sul nuovo segretario del Pd, che ha monopolizzato la puntata di Otto e Mezzo andata in onda su La7 nella serata di sabato 13 marzo. E subito è partita la beatificazione di Letta, operata innanzitutto da Luca Telese: “Il suo è un bel messaggio, tra l’altro non c’era trucco, non c’era microfono, non c’era un muro dietro le quinte, mi è sembrata una cosa carina”. 

 

 

Il giornalista di Tpi ha apprezzato la richiesta di “non unanimismo”, sottolineando però che adesso sarà sostenuto anche da “minoranze e renziani che fecero una guerriglia dicendo che era il peggior premier della storia. E invece ora dicono ‘santo Letta’, c’è da credergli?”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Alessandro De Angelis, secondo cui il nuovo segretario del Pd è il classico “uomo giusto nel momento giusto”. 

 

 

“Anche a me è piaciuto molto il video di ieri - ha dichiarato in collegamento con la Gruber - c’era la politica nel suo intervento e non la dominazione della comunicazione. Il suo è stato un discorso al Paese e sui compiti della sinistra. Letta non ha bisogno di vendette perché la storia gli ha dato ragione su Matteo Renzi. È stato invocato come salvatore della patria anche da coloro che lo hanno tradito. Ora la scommessa di Renzi è di far saltare il Pd e aprire uno spazio macroniano, che però io credo che non esista. Va ricostruito il Pd”, ha chiosato De Angelis. 

 

 

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