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Otto e Mezzo, Marco Cavaleri: "Sfuggito qualcosa?", il dubbio del responsabile Ema sul vaccino AstraZeneca

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Lilli Gruber ha dedicato la puntata di giovedì 11 marzo di Otto e Mezzo al caso del vaccino di AstraZeneca, con alcuni paesi che hanno interrotto la somministrazione per il verificarsi di circa 30 casi di trombosi. Un paio sono stati registrati anche in Italia, dove è stato bloccato un lotto ricevuto dall’azienda farmaceutica. Tutto in via precauzionale, perché ufficialmente non c’è alcuna correlazione tra le morti e la somministrazione del siero. 

Lo ha ribadito anche Marco Cavaleri, responsabile Ema di vaccini e terapia Covid-19. In collegamento con la Gruber, l’esperto ha voluto fare chiarezza e sgomberare il campo da ogni dubbio: “Circa 30 casi di trombosi in tutta Europa su un totale di 5 milioni di soggetti è un’incidenza talmente bassa da essere addirittura sotto la soglia di quello che ci saremmo aspettati. A oggi è impossibile concludere che ci sia una correlazione”. E allora sbaglia chi ha deciso di sospendere il vaccino AstraZeneca? “Diciamo che sono state scelte cautelative, alcuni paesi vogliono capire meglio. È una scelta legittima che possiamo comprendere”. 

Oggi pomeriggio c’è stata anche una telefonata tra Mario Draghi e Ursula von der Leyen sull’argomento: “Qui stiamo cercando di capire se qualcosa ci è sfuggito, ma ad oggi - ha chiarito Cavaleri - è difficile parlare di eventi legati a un lotto specifico. Troppe pressioni nell’autorizzare AstraZeneca? No, abbiamo affrontato questo vaccino come tutti gli altri, c’erano sufficienti evidenze di sicurezza, efficacia e di comprovata qualità”. 

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