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Pier Ferdinando Casini a L'aria che tira, dramma-Covid infinito: "Non vado in giro a creare terrore", Merlino senza parole

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Pier Ferdinando Casini, nonostante abbia ancora il coronavirus, continua ad andare in tv, ed è stato ospite, in collegamento da casa, con il talk di Myrta Merlino, L'Aria che Tira in onda su La7. "Sono ancora positivo, domani faccio un altro tampone, su di me questo coronavirus è un pochino ostico ad andarsene via. Evito di andare in giro a creare terrore. Non faccio altro per rispetto alle altre persone, anche se le regole del ministro Speranza me lo consentirebbero", spiega l'ex presidente della Camera.

 

 

Casini, ovviamente, dall'alto della sua ultratrentennale esperienza politica, analizza l'attuale momento italiano e si sofferma sul governo e sull'emergenza sanitaria: "Siamo ancora in guerra e non si possono fare ancora bilanci, perché si fanno dopo e non prima. Siamo in battaglia: certamente alcune cose sono state fatte bene, molte invece male. Ma era prevedibile che questo succedesse e tutto sommato è successo in quasi tutti i paesi del mondo", rivela il senatore.

 

 

Infine il discorso si sposta sull'attuale premier: "Il discorso di Draghi, empatico non empatico. Il presidente del Consiglio non deve necessariamente simpatico. Mi pare che abbia fatto un discorso assolutamente ineccepibili, serio, come lui è. Si riserva per il suo governo di presentare agli italiani un bilancio costituito e costruito sui fatti e non sulle chiacchiere. Mi sembra che non sia male che almeno lui si sottragga alla propaganda dei partiti", conclude Casini.

 

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