Striscia la Notizia, il dramma di hotel e ristoranti: costretti a pagare il canone Rai anche se chiusi
Striscia la Notizia torna a occuparsi della Rai e del suo canone. Questa volte l'inviato del tg satirico, Pinuccio, ha raccolto la testimonianza di diversi gestori di alberghi e ristoranti, che si lamentano perché costretti a pagare il Canone speciale della Rai nonostante siano chiusi - a fasi alterne - da un anno. "Il canone speciale ha un prezzo che varia in base al numero di camere e alla categoria della struttura ricettiva, perché viene pagato sia dagli esercizi commerciali sia dalle strutture ricettive e turistiche", ha spiegato Giovanni Serio dell'associazione albergatori di Polignano a Mare, in provincia di Bari.
Parlando di prezzi, poi, Serio ha continuato: "Parte dalle 200 euro all’anno per un solo televisore, passando dalle 400 euro per chi ha da 2 a 10 televisori, e poi a 1000 euro, 2000 euro fino allo scaglione massimo di 6.800 euro". Vista la crisi causata dal Covid e la chiusura forzata, i proprietari delle strutture speravano di non dover pagare il canone quest'anno. Ma non è andata così.
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"Siamo rimasti sorpresi quando abbiamo appreso che il pagamento è stato solo rimandato dal 31 gennaio al 31 marzo. In verità, non ricevendo i bollettini come tutti gli anni i primi giorni di gennaio, pensavamo davvero che la Rai si fosse messa una mano sul cuore e avesse compreso la nostra difficoltà con le strutture chiuse da diversi mesi nel pagare queste somme", ha detto in preda allo sconforto Giovanni Serio.
Qui il servizio sul canone speciale della Rai