Otto e Mezzo, Lilli Gruber: "Mario Draghi tirato per la giacchetta". Fin dove si spinge per attaccare Salvini
"Siamo ancora in una fase di stallo". Anche Lilli Gruber decreta il fallimento di Domenico Arcuri. Il tema, ancora una volta, è quello del piano vaccinale. L'ennesimo flop del commissario per l'emergenza coronavirus. Parlando con Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, la conduttrice di Otto e Mezzo non ci va per il sottile: "Siamo fermi, oggi Astrazeneca ha tagliato le dosi destinate all'Europa". "Sì - interviene l'esperto -, ma la colpa non è nostra. A noi non arrivano".
Ma il tema vaccino non è il solo a tenere banco nello studio di La7. Qui si parla anche del nuovo governo di Mario Draghi. "Dire che l'attuale premier è tirato per la giacchetta è un eufemismo. Deve fare i conti con Matteo Salvini che parla tanto e più volte al giorno". Insomma, l'ennesima frecciatina che trova d'accordo anche Antonio Padellaro.
Il fondatore del Fatto Quotidiano non può che stare dalla parte di Giuseppe Conte e per questo nota come "il governo di adesso deve far fronte a una larghissima maggioranza". Fatti di partiti diversi tra di loro. "Da una parte - prosegue il giornalista - i rigoristi come Roberto Speranza, dall'altra gli aperturisti che non volevano indossare nemmeno la mascherina". Ed ecco che a quel punto la Gruber rincara la dose ricordando: "Gli altri non so se sono aperturisti, ma Salvini di sicuro".
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