Storie Italiane, Elenoire Casalegno e il dramma in ascensore con la sconosciuta: "Violenza fisica evitata per pura fortuna"
Disavventura per Elenoire Casalegno. La conduttrice televisiva, ospite a Storie Italiane, ha ricordato un evento spiacevole del passato. In studio da Eleonora Daniele anche Elio Cipri, papà della cantante Syria, che nei giorni scorsi è stato aggredito in un bar a Roma per aver chiesto ad un signore di indossare la mascherina. Episodio simile è accaduto alla Casalegno che però ha premesso: “Non è sfociato in violenza fisica per fortuna”. Poi nella puntata del 15 febbraio il racconto: “In ascensore si entra da soli o con un congiunto, non si può entrare con estranei. Qualche giorno fa una donna è entrata con me con la mascherina tirata giù. Le ho chiesto cortesemente di tirarla su perché l’ascensore è uno spazio molto ristretto. Mi ha risposto di aver già avuto il Covid”. A quel punto la Casalegno ha ricordato alla donna che "le regole sono regole”.
Non solo, perché nessuno ha la certezza di non poter ricadere nel'incubo coronavirus: “Non si può avere la certezza - ha ricordato anche la Casalegno - che chi ha avuto il Covid non possa riprenderlo". Da qui l'amara conclusione: “Questo dimostra che siamo pieni di gente stupida, maleducata, che non rispetta le regole e che non rispetta il prossimo”. La signora infatti a continuato a indossare la mascherina abbassata, incurante di quanto la Casalegno le avesse appena detto.
Poco prima era stato Elio Cipri a raccontare quanto da lui subito: "Ero al bar Vanni a Roma, stavo lavorando per Radio Italia anni ’60. Stavo parlando con una speaker, e arriva un signore e si mette in mezzo a me, dicendo che voleva parlare con la spekaer della radio; io gli ho chiesto se per cortesia si poteva mettere la mascherina. La speaker stava trasmettendo e aveva il plexiglas, il signore mi ha risposto che stava prendendo il caffè e che non dovevo ecc ecc. Io gli ho detto che non era vero, ho alzato un pochino la voce e lui mi ha preso per il collo e mi ha dato un cazzotto con una violenza inaudita”.
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