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Striscia la Notizia, sprechi in Rai per le sedi all'estero: "Correva voce di un miliardo di euro spesi" | Video

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Striscia la Notizia torna a parlare di alcuni presunti sprechi in casa Rai. Nel mirino i costi delle sedi dell'azienda all'estero: a Pechino, Mosca, Bruxelles e New York. “Il problema delle sedi estere viene trattato, discusso e dibattuto da oltre 10 anni - ha spiegato il Segretario della Commissione di vigilanza Rai, Massimiliano Capitanio, nell'intervista all'inviato del tg satirico Pinuccio -. Correva la voce che negli ultimi 10 anni si fosse speso un miliardo di euro, almeno 25 milioni all’anno dei soldi dei contribuenti e del canone". Dichiarazioni choc.

 

 

 

Capitanio poi è andato avanti: "Se consideriamo che quest’anno l’azienda porterà un bilancio, a giugno, con 57 milioni di buco, quasi la metà di questo buco è costituito dalle spese per i soli corrispondenti all’estero. Ci sono le spese della gestione delle sedi, dei materiali, degli appalti. Quello che manca è un inquadramento organico. Questo quadro generale non l’abbiamo e, come sappiamo, dove c’è confusione c’è possibilità di fare pasticci". A tal proposito, il segretario della commissione di viglianza Rai ha fatto l'esempio della sede di Londra, su cui pende da tempo un’indagine della Corte dei Conti che potrebbe arrivare anche a delle sanzioni nei confronti dell’azienda.

 

 

 

Quando l'inviato, poi, gli ha fatto notare che spesso le notizie fornite dalla Rai sono sempre anticipate da altri mezzi, come Twitter, Capitanio ha risposto così: "Un corrispondente all’estero deve portare notizie esclusive e approfondimenti. Non limitarsi a comparire con un fondino alle spalle, come potrebbe fare qualunque blogger anche dalla Brianza". Alla fine del servizio, Pinuccio ha ricordato che la Rai all’estero ha 11 sedi, 20 corrispondenti e poi una serie di giornalisti chiamati a seconda delle occasioni. Ma ha anche parlato delle voci - riportate dall'Adnkronos - sulla presunta querela della Rai a Mediaset proprio per i servizi sugli sprechi.

Qui il servizio sui costi delle sedi all'estero

 

 

 

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