Striscia la Notizia, tsunami sulla Rai: "Quanto hanno speso per questa sede a New York". Cifra folle, l'ultimo scandalo
Nel mirino di Striscia la Notizia non solo la sede in Cina della Rai. Il tg satirico di Canale 5 ha dedicato ampio spazio anche al domicilio di Viale Mazzini a New York. Come sempre è l'inviato Pinuccio a denunciare gli "sprechi" della tv pubblica. "La Rai - esordisce l'inviato di Antonio Ricci - ha tante sedi ma quella di New York è la più bella di tutti". E in effetti le immagini non mentono. Nemmeno i costi. "Solo per gli uffici - prosegue - si spendono 13 mila euro al mese. D'altronde è cinque volte più grande di tante altre".
Ma c'è di più, perché all'appello non possono mancare i collaboratori. "I corrispondenti, che sono tre, prendono ciascuno 200 mila euro l'anno". Non solo perché Striscia parla di un "producer" per ogni corrispondente: "Anche loro prendono 100 mila euro l'anno. La stessa cifra che prende il nuovo segretario amministrativo". E gli altri costi? "Non è dato sapersi. Non è dato sapere dei ristoranti, del prezzo degli alloggi". Insomma, chi più ne ha più ne metta. "Tutto questo servizio tecnico costa circa 8 milioni di euro per quattro anni". A conti fatti, è la conclusione di Pinuccio, "tutto questo ci costa 4 milioni di euro all'anno".
Tutto denaro pubblico, ovviamente. Stessa storia si ripete a Pechino dove la Rai ha una sede. Sì, ma vuota. "Prima - spiegava in un servizio datato 12 gennaio - in Cina c'era Giovanna Botteri che ha addirittura fatto vedere la sede. Una bellissima sede. Adesso però qualcosa è cambiato". La Botteri ad agosto è tornata in Italia e "in Cina non c'è nessuno", spiegava Pinuccio. Ma - e qui sorge spontanea la domanda - "l'affitto lo pagano ancora?". Un altro scandalo che si va ad aggiungere a quelli già portati alla luce da Striscia.
Qui di seguito il servizio di Striscia sulla sede della Rai a New York