Il Paradiso delle signore, disastro Rai. Il giudice fa demolire tutto, una clamorosa battaglia legale
Grane per Il Paradiso delle signore. La fiction in onda su Rai 1 è finita nella lente di ingrandimento del Tribunale amministrativo del Lazio. Tutta colpa del set abusivo, all'interno del Parco di Veio, in un'area che è riserva naturale, nel quale viene registrata. Il Comune di Roma e l'Ente Parco da due anni hanno disposto la demolizione della struttura e adesso i giudici hanno dato loro ragione, respingendo il ricorso presentato dalla Videa Studios spa, la società proprietaria degli studi cinematografici. "Non ne sapevamo nulla - ha premesso al Messaggero Giannandrea Pecorelli, produttore della serie con la sua Aurora Tv - ci è stato detto che i permessi per costruire il set erano in regola". Dichiarazione, questa, avallata anche dalla sentenza che non menziona né la casa di produzione né Viale Mazzini.
Per i giudici però le opere contestate (tra cui tensostrutture, camerini, container, magazzini, servizi, una piscina fuori terra, gazebo) "rappresentano un intervento, all'interno del Parco di Veio, di notevolissime dimensioni, da considerarsi unitario, composto da opere tutte funzionalmente volte alla produzione di una serie televisiva in onda da anni e ormai giunta alla quinta stagione". Tutte aggiunte che hanno alterato la riserva naturale in modo "permanente". Di diverso parere Videa, che - assistita dal professor Federico Tedeschini - precisa: "Non si tratta di manufatti stabili, ma smontabili. Il set esisteva già e Videa si è limitata ad acquistarlo. Si trova oltretutto in una parte del Parco degradata, dove altri manufatti sono stati condonati. L'Ente dovrebbe provvedere ad una riperimetrizzazione del Parco. Faremo valere queste ragioni di fronte al Consiglio di Stato, che ha già sposato la nostra tesi nella fase cautelare". Ma la controversia, destinata a proseguire, potrebbe minare il successo della soap.