Cerca
Cerca
+

Sanremo 2021, Amadeus inchioda Morgan: "Si è alterato solo perché ho chiamato Bugo"

Il cantante Morgan

Fabrizio Biasin
  • a
  • a
  • a

Amadeus, sei cattivissimo... «In che senso?».

Ho sempre pensato che fossi uno tutto micio-micio e invece Morgan ti ha descritto come se fossi il demonio...

«Ha detto tante cose non vere, Morgan». (Mini riassunto: il cantante si è imbufalito per l'esclusione dai 26 "eletti" al prossimo Festival, l'organizzazione ha scelto di escluderlo dalla giuria di Sanremo Giovani, il cantante ha parlato di mobbing, l'avvocato Piergiorgio Assumma ha fatto pervenire una diffida allo stesso Morgan. Insomma: una bella scocciatura).

Morgan dice che gli avevi promesso uno dei 26 posti.

«Bugia. Gli ho solo detto di mandare, se ce l'aveva, un brano da sottopormi. A lui come a tanti altri. Me ne ha mandati cinque. Ho ritenuto che non fossero giusti per il mio Festival».

Lui giura che gli hai detto «vieni a fare il giudice ad Ama Sanremo che poi ti tiro dentro nei 26».

«Questa cosa è solo nella sua testa, come quella di lui che avrebbe lavorato gratis, non mi sarei mai permesso...».

Dice anche che tu non sai cosa sia un "Do maggiore" e dovresti limitarti ai tele-quiz.

«Non sono d'accordo. Un direttore artistico deve sapere cosa può funzionare e cosa no a prescindere dalla tecnica. Un direttore artistico ha una visione personale del suo Festival e sceglie seguendo i suoi criteri. E comunque non sempre un grande allenatore è stato un grande giocatore. Guarda Mourinho...».

Hai optato per 26 canzoni... Tantine!

«Proprio perché ho voluto dare spazio alla musica. Anzi, alle canzoni ancor prima dei cantanti».

Ma se per annunciarli hai finito all'una di notte, come farai a farli cantare tutti?

«Al limite chiameremo qualche ospite in meno. È il Festival della canzone, si dice sempre ma per me è davvero così».

Sì però hai fatto incazzare pure Vespa... E siamo già a due.

«Gli ho chiesto scusa in diretta e via messaggio, lui ha capito».

Morgan si candida a sindaco di Milano, se lo voti magari ti perdona.

«Quando ho deciso di dargli un'occasione e fargli fare il giurato mi hanno detto "non può, si candida a sindaco". Allora l'ho chiamato e mi ha detto "ma no! Quella è solo una provocazione!"».

Mi sa che ti ha fatto arrabbiare.

«Mi ha mandato degli insulti in privato che... Meglio far finta di niente, guarda. Peccato, perché a parlare di musica è bravissimo, ma poi il dato di fatto è che si arrabbia con tutti».

Mica come Bugo!

«Ecco, Bugo. Per me si è alterato solo perché ho chiamato lui. Ma il brano di Cristian è molto bello. Se avessi voluto fare un po' di casino li avrei chiamati entrambi, ma...».

La musica è al centro!

«Esatto».

Qualcuno sostiene che tu abbia selezionato troppi giovani.

«Non ho guardato la carta di identità, ho scelto per mio gusto. Sono tutti dei top nel loro genere. La verità è che in Italia abbiamo una gran "cantera". Pensa che la scorsa estate, in classifica, c'erano ancora 10 brani sanremesi».

Dì la verità, ne hai una preferita rispetto alle altre.

«Ovviamente ho il mio gusto, ma sono tutti e 26 "figli miei". Ti dico solo che non vedo l'ora che sia il 2 marzo: è come avere in tasca un grande gioiello e non poterlo mostrare alla gente».

...che poi magari alla fine vince la mitica Oriettona Berti e va all'Eurovision alla faccia dei ragazzini.

«Esatto! Orietta porta una bellissima canzone "alla Orietta", canta l'amore per il suo Osvaldo...».

Hai dovuto scartare 274 canzoni. Chissà quanti ti hanno maledetto!

«Nessuno. Solo Morgan».

Ma hai detto a uno a uno «mi spiace ma ti lascio a casa»?

«No, altrimenti avrei dovuto aprire un "ufficio contestazioni". A chi mi ha scritto "sono scaduti i termini, non mi hai preso" ho risposto "sì, mi dispiace". C'erano curriculum importanti, anche più importanti di quello di Morgan, per intenderci. A nessuno piace sentirsi dire "non vai bene" ma è il ruolo del direttore artistico. Punto E) del contratto: "L'approvazione finale dei brani e partecipanti alla gara spetta al direttore artistico"».

Dì la verità, per formare il cast hai seguito anche tu le rigide "regole" del politically correct.

«Assolutamente no. Cento brani li ho scartati quasi subito, poi ho iniziato a fare vera selezione. Gli ultimi 40 li ho ascoltati e riascoltati: in casa, a volume basso, a volume alto, in macchina per capire "l'effetto radio"... Alla fine ho scelto i 26 e solo a quel punto ho guardato quanti erano uomini, quanti donne, quanti gruppi... Non mi sarei mai messo a fare le percentuali».

Non credi che la presenza di Fedez rischi di trasformarlo nel "Festival dei Ferragnez"?

«Ma no, loro sono una potenza sotto tutti i punti di vista, ma a me interessa solo la canzone».

Comunque lo sanno tutti che vincerà Achille Lauro...

«(ride) Sì, ho letto anche quello, è il bello del Festival, può vincere persino uno che non è in gara».

Dì la verità, controlli tutti i giorni l'indice di contagio.

«No. Intanto perché sono ipocondriaco e poi perché ho scelto di affrontare l'organizzazione del Festival come se non ci fosse il virus. Sono andato fisicamente nelle case discografiche, sempre con la mia mascherina fp2. Sanremo dovrà essere il più possibile "normale"».

Facile a dirsi...

«Speriamo di cuore che sia così! Sanremo è la gente per le strade, il pubblico all'Ariston, la sala stampa. Al limite prenderemo dei doverosi accorgimenti: pubblico e giornalisti "tamponati" (io oggi ho fatto il 23° test), distanziamento in piazza, ma al 70-80% deve essere un Festival normale. Se a marzo ci sarà il vaccino faremo il possibile per avere più vaccinati possibili».

Ti rendi conto che con 26 esibizioni rischi di fare l'alba? Altro che vaccino...

«Non mi nascondo: faremo le due di notte ma, finale a parte, non andremo oltre. E poi Fiorello mi dice: "Io alle 11.30 mi addormento", lo trovo dietro alle quinte appisolato».

Ah ecco, Fiore. Avrà la solita libertà di fare quello che vuole?

«Assolutamente sì! Il fatto che ci sia lui che fa quello che vuole è la cosa che più mi tranquillizza. È il più grande showman e illumina tutto quello che è intorno a lui».

Dai, un minimo vi preparate.

«No! Giuro! Lui mi dice "mi è venuta un'idea" e la realizza».

E Jovanotti? Viene?

«Vedi, Lorenzo, come Fiore, è un grande amico, siamo cresciuti insieme. Gli amici non li devi chiamare, se vogliono vengono e stop. Tra noi è sempre tutto molto naturale. Vedremo...».

Lo so che è prestissimo, ma escludi a priori una "terza ondata" Amadeus? In fondo si dice "non c'è due senza tre...".

«Intanto pensiamo al due... (ride)».

Dai blog