Sanremo 2021, la sfida di Claudio Cecchetto ad Amadeus: "Il mio Festival parallelo"
Claudio Cecchetto, classe 1952, ha ancora voglia di stupire e lo fa con il Cecchetto Festival, un Festival online under33, in programma il 3, 4 e 5 marzo 2021, giorni che tradizionalmente sono una vetrina per il Festival di Sanremo. «I ragazzi sono poeti ma sono anche creativi, inventori di parole nuove, nuovi gesti, nuove visioni. E odiano il grigio, conoscono solo il bianco e il nero», afferma l'uomo che, tra gli altri, ha scoperto Max Pezzali, Jovanotti, Fabio Volo, Gerry Scotti, Fiorello, Francesco Facchinetti e Amadeus.
A marzo ci sarà il Cecchetto Festival per decretare la "web music star" più brava. Vuole fare un contro-Festival di Sanremo o inimicarsi la sua creatura Amadeus?
«Sono Festival che hanno due pesi diversi. Il mio è un esperimento, visto che il web si sta rivalutando e rendendo utile per i giovani; è un Festival per i millennials ed è prettamente musicale. Ormai Sanremo è diventato uno show vero e proprio, gli ospiti sono attori, ballerini, personaggi del gossip; ai miei tre Festival invitai i Dire Straits, Dionne Warwick, gli Status Quo, quindi solo ospiti musicali. Il Cecchetto Festival non è un contro-festival, si affianca a quello tradizionale».
Quale esigenza l'ha spinta a creare il suo Festival?
«Cerco di dar voce ai millennials. Io intendo promuovere questa categoria: gli artisti e i generi musicali nuovi. È da qui che usciranno i veri talenti».
Se ha inventato questo evento, vuol dire che le piacciono anche i talent. O crede che siano venditori di sogni?
«I talent sono stati un'ottima idea ma anche quelli si sono trasformati in "televisione", perché rispettano più le dinamiche del piccolo schermo che musicali. L'ultimo X Factor, seppur bello, sembrava la Triennale di Milano; più che esibizioni, sembravano allestimenti, gli artisti sono ingabbiati nell'opera d'arte. Non si può ogni anno cercare nuovi talenti, per poi mollarli».
Cosa ne pensa del politicamente corretto?
«In tv, c'è un mainstream insopportabile. Nel web è presente più libertà. Attenzione, a me piace la libertà finché non diventa parolaccia, bestemmia o haters. Vedo che alcuni social vanno sempre più verso il politicamente corretto e questo mi piace poco, penso a Twitch».
Ha lanciato tanti personaggi della musica e della tv; senza essere buonista, ce ne dica uno che l'ha soddisfatta e un altro che l'ha delusa.
«I "figli" non deludono mai. Mi hanno deluso quelli che non sono riuscito a lanciare ma non li conosce nessuno, quindi sono apposto con il mondo. Se andate a guardare, tutti i personaggi che ho lanciano occupano ancora importanti posizioni in tv, radio, sulla scena musicale ma soprattutto nel cuore della gente».
Come vede la politica dei giorni nostri? Ci dica chi ha votato in passato e chi non voterebbe oggi.
«Non mi sono mai interessato di politica e guardo sempre le persone. Certo è che al momento, all'opposizione, ci sono i personaggi più interessanti; speriamo che quando arriveranno al potere mantengano le promesse. Io sono stato lanciato da Berlusconi e dalle sue tv, quindi gli voglio bene e da parte mia ci sarà sempre grande stima. Non vi dico chi non voto perché sarebbe come offendere quel tipo di elettorato, ed io ho molto rispetto degli elettori. Perfino per quelli dei 5 Stelle».