"Bisognerebbe dare alla Calabria il diritto di amministrarsi da sé anche in sanità, così come si amministra da sé nel resto". Questo il pensiero di Maria Giovanna Maglie sul caso della regione guidata da Nino Spirlì, costretta a cambiare tre commissari in pochi giorni. Ospite a L'Aria che Tira su La7, la giornalista ha spiegato che dieci anni di commissari nel territorio hanno creato solo disastro. Poi ha fatto una riflessione su Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli, che hanno dovuto lasciare l'incarico dopo dei video scandalo: "Uno è stato nominato dal precedente governo e poi confermato da questo in era Covid, non aveva idea di quello che doveva fare, ma era da Roma che dovevano arrivare le precise indicazioni. Il secondo è stato ripreso in un momento 'privato' a fare delle boutade di cattivo gusto sulle mascherine". Secondo La Maglie, comunque, questi commissari prima vengono investiti di poteri speciali, poi vengono "ammazzati". E ha fatto l'esempio di Guido Bertolaso, "che ora è tornato in auge dopo essere stato massacrato". "Ci vuole un calabrese scelto dagli amministratori della regione Calabria con esperienze di management sanitario, non ci vuole l'uomo della provvidenza che arriva con gli ospedali da campo", ha concluso la giornalista.
Myrta Merlino a L'aria che tira, lo sfogo sulla Calabria: "Le idiozie assolute di Tallini. Non si mette mai di scavare"
"Non è vero che quando si tocca il fondo si può solo risalire, a volte si comincia a scavare". C...