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Otto e Mezzo, Lilli Gruber e Severgnini invocano Sergio Mattarella: "Conte è meno credibile e rispettato in questo momento"

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“Il mio timore da cittadino è che cominciamo a prendere le conferenze stampa di Giuseppe Conte come un rituale. Lui ha questo modo sempre uguale… dovrebbe pensare a qualcos’altro a livello comunicativo”. Così Beppe Severgnini a Otto e Mezzo non ha risparmiato qualche critica al premier, che durante la diretta di Lilli Gruber su La7 stava ancora parlando con i giornalisti a Palazzo Chigi. “Sono convinto - ha aggiunto il giornalista del Corsera - che ci sono ancora tante zone che non hanno del tutto metabolizzato che la situazione è seria e può diventarlo ancora di più. Forse c’è bisogno di un discorso da capo di Stato in questo momento. Non è il massimo invocare Sergio Mattarella, che si sta facendo sentire in tanti modi e sta lavorando dietro le quinte, però per una volta sarebbe importante se si facesse vedere per dire ‘guardate, state tranquilli perché stiamo facendo il possibile’. Il presidente potrebbe usare un tono che Conte non può più usare, e comunque lui è molto rispettato”. La Gruber è apparsa d’accordo con Severgnini, dato che Conte non gode più di credibilità indiscussa nella grande maggioranza degli italiani: “Non vogliamo tirare Mattarella per la giacchetta, però forse ci vorrebbe una voce del tutto istituzionale per far passare messaggi così difficili”.

 

 

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