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Dritto e Rovescio, lite tra Gaetano Pedullà e Giuseppe Cruciani: la regia abbassa i microfoni, ma Paolo Del Debbio esplode

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Gaetano Pedullà litiga ancora. Dopo Non è l'Arena il direttore de La Notizia dà il meglio di sè anche a Dritto e Rovescio, il programma di Rete Quattro condotto da Paolo Del Debbio. Al centro dello screzio la gestione del governo dell'emergenza coronavirus. In merito  Giuseppe Cruciani ricorda come il premier avesse negato lo scenario di un secondo lockdown. Ed ecco che Pedullà si altera: “Il presidente del Consiglio non ha mai detto che non ci sarebbe mai stato un nuovo lockdown ma ha detto che si sarebbe seguita la curva della pandemia. Conte non è mago Otelma,segue i numeri e in base ai numeri risponde. Mentre altri governi in Europa decidono di farlo, qui si sta cercando di resistere”.

 

 

Obiezione del conduttore de La Zanzare che replica mostrando dal suo cellulare gli articoli che mostrano le dichiarazioni di Giuseppe Conte : “Non fare il portavoce del presidente del Consiglio. Lo ha escluso più volte. Se fai il portavoce di Conte ricordati almeno le parole. Al Forum Ambrosetti affermò: ‘non ci troveremo più ad affrontare un lockdown generalizzato’. Era inizio settembre”. “Ha detto che si farà di tutto per impedirlo - controbatte il giornalista -, leggi il mio giornale. Tu fomenti le piazze, io faccio il giornalista onesto, cosa che tu non fai. Chi vuole sapere chi ha ragione tra di noi va su google e vede tutta la frase. C’è per fortuna internet, stai leggendo un pezzetto. Sono frasette prese per dare un segnale sbagliato”. Frasi che alimentano la bagarre e la regia decide di abbassare i microfoni contro la volontà di Del Debbio che esplode:  “Avete fatto male, rialzate i microfoni, ve l’ho detto io di abbassarli? Li abbassate quando lo dico io, se lo dico io”. Ma non è finita, perché Pedullà chiude con un:  “Non sono abituato ad essere bullizzato, sono un po’ scosso“. Insomma, se ne vedono di ogni. 

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